Il fantasma che aleggiava sul Flamengo aveva un nome preciso: Jorge Jesus. L’allenatore portoghese, protagonista nel 2019 della stagione più trionfale nella storia del club, è rimasto un’ossessione per i tifosi, che dopo ogni prestazione opaca invocavano a gran voce un suo ritorno in panchina.
Dal 2020, anno dell’addio di Jorge Jesus, nessun allenatore è riuscito a trovare continuità alla guida del Flamengo, nonostante alcuni successi di rilievo conquistati nel frattempo.

Un tecnico dopo l’altro: la maledizione della panchina Flamengo
Dal 2020 il Flamengo ha visto avvicendarsi ben otto allenatori di profilo internazionale. La prima vittima è stata Domenec Torrent (2020), ex assistente di Pep Guardiola.
Poi sono arrivati Rogério Ceni (2020/2021), Renato Gaúcho (2021), Paulo Sousa (2022), Dorival Júnior (2022), Vítor Pereira (2023), Jorge Sampaoli (2023) e infine Tite (2023/2024), allenatore della Nazionale brasiliana negli ultimi due Mondiali.

Una transizione rapida ed efficace
Dopo aver concluso la sua carriera di giocatore del Flamengo nel dicembre 2023, Filipe Luís iniziò la sua carriera di allenatore con la squadra U17 del club il mese successivo. Nel giugno 2024 fu promosso alla U20 e due mesi dopo vinse la Coppa Intercontinentale con una drammatica vittoria per 2-1 sulla squadra greca dell'Olympiacos al Maracanã.
Nel settembre 2024, in seguito al licenziamento di Tite, Filipe Luís venne nominato allenatore ad interim della prima squadra e, il giorno successivo, gli venne affidato l'incarico.
Da subito, nell'ottobre 2024, il suo Flamengo eliminò il Corinthians nella semifinale della Copa do Brasil.

Più titoli che sconfitte
In meno di sei mesi da allenatore, l'ex terzino del Chelsea ha vinto tre trofei:
- Copa do Brasil 2024: Vittoria in finale sull'Atlético-MG con un punteggio aggregato di 4-1.
- Supercopa do Brasil 2025: Vittoria per 3-1 sul Botafogo, campione in carica della Libertadores.
- Campeonato Carioca 2025: Titolo statale vinto sui rivali del Fluminense per 2-1 in aggregato.
Filipe Luís ha all'attivo 32 partite alla guida di una squadra professionistica. Ha ottenuto 23 vittorie, sette pareggi e solo due sconfitte. Ha meno sconfitte che trofei nel suo curriculum.
Il suo record di vittorie (79,17%) è pari a quello di Jorge Jesus (79% in 62 partite).
Nel suo primo Brasileirão, iniziato a fine marzo, la squadra di Filipe Luís è già in testa al campionato dopo quattro turni. Il Flamengo ha 10 punti, 11 gol fatti e solo due subiti.
Il 'Fla' è davanti al Palmeiras di Abel Ferreira, che ha dominato da quando Jorge Jesus ha lasciato Rio.

La magia del "Filippismo"
Il Flamengo cercava un allenatore in grado di replicare non solo i titoli del portoghese, ma anche il suo calcio coinvolgente e prolifico.
Filipe Luís ha risposto a queste aspettative. La sua vasta esperienza in Europa, ma anche come giocatore e allenatore delle giovanili del Flamengo, gli ha dato le capacità necessarie per combattere il fantasma di Jesus.
Anche la sua abilità nel gestire le stelle della squadra è un segreto del suo successo fulminante.

"Sono molto pratico. Nel calcio c'è un solo modo, quello di vincere, vincere, vincere. È una frase che (l'ex allenatore) Luis Aragonés diceva spesso all'Atlético de Madrid, se non sbaglio, e io l'ho interiorizzata", ha dichiarato l'ex terzino al sito della FIFA.
"Allenatori come Simeone e Jorge (Jesus) sono stati quelli che mi hanno davvero ispirato a essere dove sono oggi", ha aggiunto.
In campo, Filipe Luís ha implementato un sistema di gioco flessibile nella sua squadra - giocando principalmente con un 4-2-3-1 o con un 4-4-2 e un duo d'attacco molto fluido.
Il suo attacco può allargarsi o avere l'aggiunta del centrocampista uruguaiano Giorgian de Arrascaeta, che è tornato a giocare bene dopo aver recuperato dall'infortunio. A seconda delle necessità, Filipe ha dimostrato di poter giocare anche con un 3-4-3.
Il Flamengo attacca rapidamente, pressa alto, domina il centrocampo ed è estremamente efficiente sulle ali.

Verso il Mondiale per club
Con un contratto valido fino alla fine del 2025, Filipe Luís sarà messo alla prova alla Coppa del Mondo per Club FIFA a metà anno.
Dal momento che il lavoro del giovane allenatore è migliore di quello di Tite, Sampaoli e Vítor Pereira, il Flamengo non deve più temere nulla, nemmeno i giganti europei.

A Rio de Janeiro circola un detto popolare: "O Flamengo faz estrelas em casa", un omaggio ai tanti talenti cresciuti nel vivaio rossonero, da Zico ad Adriano fino a Vinícius Júnior.
Con l’approdo in panchina di Filipe Luís, ex bandiera del club, il Flamengo ha dimostrato che anche la guida tecnica più efficace può arrivare da dentro casa.