Prima il disastro, poi la rinascita: Marco Baroni può sorridere solo a metà per il 2-2 in rimonta della sua Lazio contro un Parma brillante, scalfito soltanto nel concitato finale dalla doppietta di Pedro. Un pareggio che, di fatto, serve a poco ai biancocelesti, i quali raccolgono un punto che serve a poco: restano settimi e falliscono l'aggancio alla Juventus quarta.
"Onestamente era molto che non prendevamo gol così subito. È chiaro che il primo già ti mette in una condizione difficile. Sul secondo c'è anche un doppio rimpallo -ha spiegato mister Baroni -, ma non voglio commentare questo. La squadra è andata in difficoltà, anche se ha cercato di giocare. Magari non avevamo quella velocità che serviva, i cambi ci hanno dato qualcosa in più. Voglio partire dagli ultimi 30 minuti, è quello che siamo noi. Abbiamo messo ritmo, sono contentissimo per i 2 gol di Pedro, che è infinito, ma volevamo la vittoria, ci manca da morire davanti ai nostri tifosi".
Tra le riflessioni nel post-partita, Marco Baroni ha analizzato senza mezzi termini quanto non abbia funzionato nella sfida contro il Parma: "Il portiere loro fa 7 minuti di possesso, dovevamo far meglio sui rinvii suoi. Guardo sempre la squadra, cerco di vedere come posso migliorare questi ragazzi, siamo nel rush finale, ci siamo e ci saremo fino in fondo. Non molliamo, recuperare un 2-0 significa che non molliamo mai e questa è la cosa più importante perché è ciò che conta", ha sottolineato il tecnico biancoceleste.

Un altro dato che preoccupa riguarda la fragilità difensiva nei momenti iniziali delle frazioni di gioco: il 45% dei gol subiti dalla Lazio, infatti, è arrivato nei primi 15 minuti del primo o del secondo tempo: "C'è un insieme di cose, si lavora per questo. Siamo alla 48ª partita, le analisi le faremo, ma voglio guardare perché ci serve quello che abbiamo fatto: recuperare un risultato così è da squadra vera, da squadra che non molla e ha mentalità. Gli errori li abbiamo fatti, ne siamo consapevoli, sono errori che ti ammazzano, ma siamo rimasti vivi e, se avessimo segnato prima il 2-2, potevamo anche vincere", ha aggiunto Baroni.
Guardando al rush finale della stagione, il tecnico ha indicato con chiarezza quale dovrà essere la priorità della sua squadra: "La migliore condizione. Veniamo da tante partite tirate, ci sono giocatori che è anche il primo anno che fanno un minutaggio così alto. Ma non voglio alibi, non li voglio dare alla squadra. Abbiamo settimane, anche se corte, per lavorare e andremo in campo cercando di non commettere certi errori", ha concluso.
Chivu: "Oggi potevamo anche vincerla"
Cristian Chivu, allenatore del Parma, ha espresso invece soddisfazione per la prestazione della sua squadra: "Non resta il rammarico, non resta niente perché meriti il risultato che viene fuori. Sorrido perché ho visto una squadra incazzata in spogliatoio e mi fa piacere vedere una squadra come il Parma che viene all'Olimpico e che supera un mese di aprile in cui abbiamo affrontato compagini veramente forti con 6 punti, non abbiamo mai perso e oggi potevamo anche vincerla".
Chivu si è poi soffermato su Jacob Ondrejka, grande protagonista della serata con una doppietta. Il tecnico si è detto soddisfatto del suo rendimento: "Sono contento per lui e per il lavoro che sta facendo, è appena arrivato e ha già fatto 3 gol. La strada è ancora lunga, deve lavorare ancora molto, ma ha qualità, sa fare determinate cose e oggi ci ha dato una mano. Sono contento per lui".
"Avevamo pensato di creare il famoso quadrato in mezzo al campo per mettere in difficoltà la loro linea mediana. Siamo stati bravi a farlo, ma ci è mancato un po' di palleggio, soprattutto il primo tempo. Nella ripresa ci siamo detti di palleggiare di più nella loro metà campo. La Lazio poi ti mette 5 punte e ti obbliga a stare là, ma Ondrejka, è vero che nasce esterno, ma predilige sempre entrare dentro al campo, giocare tra le linee e cercare la posizione giusta. Ci ha dato una grossa mano in fase difensiva e in inserimento".
Infine, il tecnico dei Ducali si è soffermato sull’assenza pesante di Bernabé, evidenziando le difficoltà riscontrate soprattutto nella ripresa: "Oggi ci mancava, soprattutto nel secondo tempo quando siamo crollati un po' fisicamente, un centrocampista di mestiere. Non lo avevamo in panchina, ho giocato il jolly con Hernani che è entrato al posto di un attaccante per giocare a 3, però Sohm e Keita avevano bisogno di essere sostituiti, hanno fatto un grande lavoro".
"Purtroppo non avevamo nessuno, solo un ragazzino, che a un certo punto ho anche guardato, ma giocare all'Olimpico contro la Lazio non è mai semplice. Sono molto contento e orgoglioso di questa squadra, delle difficoltà che sta superando in ogni situazione".
Ondrejka dopo la doppietta: "Deluso dal risultato"
"Normalmente dovremmo essere contenti di aver guadagnato un punto all'Olimpico contro una squadra come la Lazio. Ma per come si era messa c'è un po' di amaro in bocca. Giocavamo su un campo difficile, la Lazio ha avuto i tifosi che li spingevano e per noi non è stato facile affrontare una squadra così". Così Jacob Ondrejka, centrocampista del Parma, parla in conferenza stampa dopo il pareggio con la Lazio.
Poi, sulle reti segnate in campionato, il giocatore gialloblù sottolinea di aver "segnato contro due grandi squadre italiane e sono felice per questo. È difficile ora però parlare delle emozioni dei due gol perché sono deluso dal risultato", conclude.