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Atalanta, Gasperini saluta con una lettera d'addio: "Perché vado via? Per bisogno di nuovi stimoli"

Gian Piero Gasperini
Gian Piero GasperiniSimone Arveda / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
Gian Piero Gasperini chiude dopo nove anni la sua esperienza sulla panchina dell’Atalanta, annunciandolo con una lettera ai tifosi: “Non è un addio, ma il bisogno di nuovi stimoli: lascio la squadra al vertice e porterò sempre con me Bergamo.”

Gian Piero Gasperini chiude ufficialmente il suo lungo ciclo alla guida dell’Atalanta. Dopo nove stagioni alla testa della formazione nerazzurra, il tecnico piemontese ha scelto di affidare a una lettera pubblicata su L’Eco di Bergamo il suo messaggio d’addio ai tifosi, spiegando le ragioni della decisione e rinnovando l’affetto per la città e il popolo bergamasco.

“Attraverso il primo giornale della città, che ringrazio per l’ospitalità, voglio rivolgermi a cuore aperto ai tifosi atalantini. Il mio primo pensiero in queste ore è per loro.

"Non era possibile esprimerlo prima, perché solo nelle scorse ore ho realmente deciso di mettere la parola fine a questa meravigliosa storia lunga nove anni. Non parliamo però di addio. Non mi piace. Chiudo la mia esperienza a Bergamo come allenatore dell’Atalanta, tutto il resto - invece - rimarrà immutato.

Le parole di Gian Piero Gasperini
Le parole di Gian Piero GasperiniOpta by Statsperform / Marco Luzzani / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP

La conclusione del mio rapporto con il Club è stata unicamente decisa da me e non deve essere attribuita responsabilità alcuna alla Società e ai suoi dirigenti. Semplicemente ho capito che era arrivato il momento di fare questo passo.

Per tutta la stagione da poco conclusa ho solo pensato a come lasciare la maglia nerazzurra nel punto più alto possibile. E la lascio al terzo posto in classifica e qualificata in Champions League, dove - ancora una volta - potrà giocare nei più prestigiosi stadi d’Europa, potendo contare su un organico forte e ricco di giocatori valorizzati.

Con il Club siamo riusciti a raggiungere risultati indiscutibilmente straordinari. Avrei voluto fare di più, non ci sono riuscito, ma abbiamo comunque gioito tanto assieme e sono sicuro che lo farete ancora.

Perché, vi chiederete, lascio l’Atalanta? Per bisogno di nuovi stimoli, per la fiducia trasmessami e per il rinnovato entusiasmo che ne deriva. Sfida difficile? Molto. Però parliamo di una grande sfida, esaltante, che mi trasmette tanta adrenalina.

Ps: sono cittadino onorario di Bergamo e giuro che porterò ovunque e per sempre altissimi i valori di questa città”.