"Il calcio è questo: si passa da vittorie a sconfitte, bisogna considerare tutto il percorso, la Juve arrivava da una serie di vittorie, era una partita impronosticabile".
Gian Piero Gasperini, dai microfoni di Dazn, dopo il rotondo successo della sua Atalanta per 4-0 sul campo della Juventus, è apparso soddisfatto e adesso alimenta anche il sogno Scudetto.

"Dopo queste giornate giocate con meno frequenza, sono state recuperate delle energie - dice ancora il tecnico della Dea -. Abbiamo lavorato meglio in settimana, questa sera avevano la concentrazione e la tecnica giusta. Nel finale di primo tempo, abbiamo avuto l'occasione per fare il secondo. Loro dopo i gol hanno perso morale".
Ma ora l'Atalanta sogna? "La gente deve sognare, non bisogna mai togliere i sogni ai tifosi. Noi abbiamo detto che è sempre una cosa impossibile: se però ci credi fortemente, le cose possono diventare anche possibili", risponde.
"Inter e Napoli sono due squadre forti ovunque, non perdono mai un colpo - continua -. Domenica abbiamo una partita con l'Inter: contro di loro arriviamo da sette sconfitte consecutive. In questo momento del campionato, non è mai successo che fossimo in piena lotta per il titolo alla trentesima giornata. Sicuramente è un grande piacere".
Grande partita
"Lo dice il risultato, è stata una partita straordinaria: è una vittoria importante che ci mantiene molto vicino a Napoli e Inter", ha aggiunto Gasperini.
"È il successo più eclatante nella storia nerazzurra a Torino, era difficile immaginarlo alla vigilia - continua in conferenza stampa - ed è stata una grande partita: non voglio dire perfetta perché nel primo tempo abbiamo sbagliato qualche gol, ma ci dà morale e soddisfazione".
Con Lookman c'era stata qualche incomprensione nelle scorse settimane, oggi si sono abbracciati al momento della sostituzione dell'attaccante andato in gol allo Stadium: "Quando si sta 300 giorni insieme capita di avere visioni diverse, ma il ragazzo sta crescendo nella sua concezione di squadra - dice Gasperini sul nigeriano - e lui ha reso grande l'Atalanta, ma è anche l'Atalanta ad aver reso grande lui: prima della fine dell'anno riuscirà anche a mettere la fascia di capitano al braccio".
Motta amaro
Decisamente opposto il sentimento di Thiago Motta. Il tecnico bianconero è apparso amareggiato per la sconfitta, che diventa anche storica perché la non succedeva dal 1967 che la Juventus perdesse in casa con uno scarto di 4 gol.
"Basta con la storia scudetto, non se ne parlerà più", ha detto il tecnico bianconero nel post partita, dopo la contestazione dei tifosi bianconeri già prima del fischio finale.