Tra le due compagini lombarde termina in parità, frutto delle reti di Samardzic e Perrone nel primo tempo. Nel secondo cala l'intensità e le due squadre finiscono per annullarsi.
Termina in parità tra Atalanta e Como, con lo stesso risultato ottenuto la scorsa giornata rispettivamente contro Juventus e Cremonese: 1-1.
La squadra di casa mantiene comunque l'imbattibilità in campionato e sale a quota 10 punti, uno in più di quella ospite.
45 minuti esaltanti
C'erano grandi aspettative sulla qualità del match della New Balance Arena e così è stato nei primi 45 minuti: intensità, ritmi forsennati, gioco fluido e tante occasioni hanno caratterizzato la prima frazione, conclusa in parità.
La Dea, decimata dalle assenze, ha sbloccato la gara con Lazar Samardzic al minuto 6, sfruttando un'azione confusa nata da un disimpegno sbagliato dalla truppa di Cesc Fabregas: per il serbo è il secondo gol consecutivo dopo quello di Champions League.
La squadra orobica non ha sfruttato la verve di un ispirato Ademola Lookman e ha subito il pari di Maximo Perrone dopo un'azione casuale: un cross dell'argentino è finito per diventare un tiro che ha sorpreso Marco Carnesecchi, oltrepassando la linea di porta per pochi centimetri. La goal line technology ha confermato la validità della rete lariana.
In precedenza era stato proprio Maximo Perrone ad evitare il 2-0 con una scivolata provvidenziale su un tiro a botta sicura di Kamaldeen Sulemana.

Ritmi inevitabilmente calati
La ripresa è meno vibrante considerando il numero delle occasioni e la velocità delle manovre, ma comunque non noiosa. Il prolungato equilibrio ha come conseguenza quello di costringere le due squadre a non accontentarsi e ad osare per portarsi in vantaggio, affidandosi alle giocate dei propri uomini migliori.
JURIC SODDISFATTO NONOSTANTE IL PARI: "CI SONO MANCATE PICCOLE COSE PER VINCERE UNA PARTITA DOMINATA", PERRONE AMMETTE: "ERA UN CROSS"
E quando le energie vengono meno, i due tecnici chiedono una mano alle riserve: entrano Marco Brescianini, Nikola Krstovic, Daniel Maldini e Yunus Musah per i nerazzurri; Alvaro Morata, Maxence Caqueret, Alex Valle, Stefan Posch e Marc-Oliver Kempf per i comaschi.
Solamente nel finale subentra la voglia di non perdere, anche se la Dea ci prova comunque spinta dal proprio pubblico e dalla freschezza dei suoi subentrati, ma senza trovare il guizzo decisivo.