Non erano stati in pochi a sorprendersi quando la Juventus aveva acquistato il 27enne difensore del Newcastle lo scorso gennaio. E la verità è che Lloyd Kelly non ha vissuto i sei mesi iniziali più semplici e, se non fosse stato per l’obbligo di riscatto previsto dal suo prestito, probabilmente il club bianconero lo avrebbe già rispedito indietro.
Diverse voci estive avevano suggerito che la Juventus fosse pronta a cedere Kelly con la stessa rapidità con cui lo aveva acquistato a titolo definitivo, ma la cessione non si è mai concretizzata e il difensore si è ritrovato in un paese straniero, in una squadra che sembrava non puntare su di lui.
Kelly avrebbe potuto lasciarsi andare, ma invece ha lavorato sodo ed è ora uno dei primi nomi che Spalletti inserisce nella formazione titolare della Juventus.
Come è iniziata l’avventura di Kelly alla Juventus?
Partiamo dall’inizio. L’esordio di Kelly non è stato positivo e la stampa italiana lo ha subito criticato, mettendo in dubbio la sua idoneità per una squadra con una tradizione difensiva così importante.
In sua difesa, c'è da dire che Kelly era subentrato all’intervallo contro il Como, schierato come terzino destro, ruolo che non aveva praticamente mai ricoperto in Inghilterra. Non si può dire, insomma, che fosse stato messo nelle condizioni ideali per brillare.
Dopo quella partita, però, non ha giocato male, anzi, è stato piuttosto solido mentre la Juventus faticava a conquistare un piazzamento tra le prime quattro, ma alcune prestazioni negative lo hanno messo in cattiva luce agli occhi di molti tifosi.
La sua peggior partita è stata probabilmente la sconfitta interna per 4-0 contro l’Atalanta a marzo: la sua difesa in occasione del quarto gol degli ospiti è stata disastrosa. Dusan Vlahovic ha perso palla a centrocampo e la sfera è finita ad Ademola Lookman.
Kelly ha continuato ad arretrare e poi è scivolato proprio mentre Lookman calciava, regalando così il gol all’attaccante dell’Atalanta grazie a una deviazione decisiva. Un’altra prestazione deludente nella gara successiva contro la Fiorentina non ha certo migliorato la sua situazione.
I suoi numeri complessivi nella seconda parte della scorsa stagione non sono stati positivi: solo 15 contrasti riusciti, 55 duelli a terra e 36 aerei vinti. È vero che la Juventus non ha brillato, ma l’inglese avrebbe potuto fare di più.
Come sta andando Kelly adesso?
Igor Tudor aveva dimostrato grande fiducia in Kelly prima di essere esonerato a inizio stagione. Luciano Spalletti, che lo ha sostituito, ha proseguito su questa linea, rendendo l’ex Bournemouth e Newcastle un punto fermo della squadra.
Kelly ha giocato ogni minuto delle sue 14 presenze in Serie A finora in questa stagione, mostrando solidità come centrale di sinistra nella difesa a tre di Spalletti e offrendo anche una minaccia offensiva particolare.
Ha sempre avuto grande sicurezza con il pallone tra i piedi e Spalletti gli ha concesso maggiore libertà di avanzare e partecipare alle azioni d’attacco. Kelly ha completato nove dribbling con una percentuale di successo del 90%.
Il suo nuovo ruolo più offensivo è emerso chiaramente nella vittoria per 4-3 della Juve sull’Inter in Serie A, quando ha segnato il gol del vantaggio al 14° minuto, lasciato completamente libero al centro dell’area e bravo a concludere al volo.
Naturalmente, i difensori vanno giudicati soprattutto per quanto fanno nella propria metà campo, e Kelly sta eccellendo anche lì. Ha vinto 22 contrasti, 75 duelli a terra, recuperato 70 palloni, riconquistato il possesso nella trequarti avversaria in sette occasioni e vinto 37 duelli aerei.
Una possibile convocazione con l’Inghilterra?
Kelly è chiaramente in fiducia, come è giusto che sia. Il difensore spera di avere l’opportunità di rappresentare l’Inghilterra al prossimo Mondiale sotto la guida di Thomas Tuchel, nonostante non abbia mai giocato oltre l’Under 21 con la nazionale.
"È qualcosa che ho sempre avuto in mente da quando ho finito con l’Under 21 - ha dichiarato alla BBC - . La rosa dell’Inghilterra è davvero forte. Il numero di giocatori e la qualità a disposizione dell’Inghilterra sono enormi. Tutti sanno quanto sia importante quest’anno in vista del Mondiale. Per quanto mi riguarda devo solo giocare il mio miglior calcio e vedere dove mi porterà".
Conclusioni
Non si può sottovalutare quanto sia difficile per un giocatore riuscire a cambiare la propria carriera in un club come ha fatto Kelly alla Juventus. Ha sempre avuto le qualità per giocare in una grande squadra e potrebbe presto avere una nuova chance anche in Premier League.
È evidente che il suo rendimento dipende molto dalla fiducia: se continuerà così, non c’è motivo per cui non possa essere tra i convocati per il prossimo Mondiale. Si potrebbe persino sostenere che sia superiore a giocatori come Ezri Konsa, anche lui, però, un ottimo difensore.
