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Allegri ammette: "La Roma meritava il vantaggio, la squadra deve migliorare nella convinzione"

Massimiliano Allegri
Massimiliano AllegriISABELLA BONOTTO / AFP

Il tecnico del Milan poi racconta un aneddoto sul maestro Galeone: "Nel 91 sono arrivato a Pescara, dopo mezzora di allenamento ho capito che era diverso".

Dopo la vittoria di S. Siro, Massimiliano Allegri ha analizzato la partita del suo Milan, capace di battere la capolista: "I primi 35 minuti la Roma meritava assolutamente il vantaggio, tecnicamente abbiamo sbagliato tutto quello che c'era da sbagliare sotto una grande pressione loro. Una volta andati in vantaggio, ci siamo disposti anche meglio in fase difensiva e nel secondo siamo tornati in campo molto bene: abbiamo avuto l'occasione per raddoppiare e non ci siamo riusciti. Abbiamo poi difeso discretamente bene, loro occasioni pulite non ne hanno avute".

Tra le cose imparate dopo questo successo, il tecnico rossonero risponde: "L'approccio complicato l'abbiamo avuto stasera, le altre partite abbiamo avuto un approccio buono e male il secondo tempo. Siamo poi riusciti ad avere un po' più di pressione. Sono passaggi, la squadra deve migliorare nella convinzione delle qualità che ha. Abbiamo testato giocatori a San Siro con poca esperienza e stasera se la sono cavata bene: Bartesaghi per 60 minuti ha fatto una bella partita. Bisogna ripartire da quello e perché nei primi 35 minuti non abbiamo fatto bene".

Nkunku si è visto poco
Nkunku si è visto pocoALESSIO MORGESE / Alessio Morgese / DPPI via AFP

Su Leao e Nkunku: "Rafa stasera ha fatto una buona partita, così come Chris. Se abbiamo giocatori con queste caratteristiche, devo sistemare la squadra in avanti. Possono solo che migliorare. Ho avuto tante squadre con il centravanti puro e tante senza: l'importante è riempire l'area e stasera l'abbiamo fatto".

Su Galeone: "I principi difensivi li ho imparati tutti da lui"

Infine, un ricordo di Galeone, deceduto quest'oggi: "Per me è una giornata triste, al mister ero legato sia professionalmente che umanamente. Nel 91 sono arrivato a Pescara, dopo mezzora di allenamento ho capito che era diverso. Mi ha detto che se volevo fare il giocatore dovevo giocare la mezzala. Anche se è passato per un grande offensivo, i principi difensivi li ho imparati tutti da lui".