Con un minimo di circa nove mesi di riabilitazione, si tratta spesso della fine della stagione per un giocatore. James Maddison del Tottenham aveva giocato solo nove minuti dell'amichevole pre-campionato contro il Newcastle prima che fosse evidente che non avrebbe potuto continuare.
Thomas Frank ha potuto solo descrivere la sfortuna di Maddison come "brutale", per di più nell'anno della Coppa del Mondo.
Piano B necessario il prima possibile
Dopo i tanti infortuni della scorsa stagione, che hanno indubbiamente contribuito allo scivolone del Tottenham in Premier League, il nuovo tecnico degli Spurs spera che la storia non si ripeta.
Nel frattempo, è necessario elaborare un piano prima della prima partita disputata contro il Burnley o sicuramente prima della chiusura della finestra di trasferimento per decidere se cercare un sostituto in casa o acquistarne uno altrove.
In rosa non c'è nessuno con le caratteristiche specifiche di Maddison, ma al momento non è chiaro se Daniel Levy e il consiglio di amministrazione del club approveranno ulteriori spese quest'estate. Supponendo che il presidente apra i cordoni della borsa, Frank potrebbe optare per Pape Sarr per fornire qualcosa di diverso.
Pur non essendo un tradizionale numero 10, nel corso del precampionato ha ricoperto un ruolo più centrale in avanti, segnando anche un incredibile tiro dalla distanza contro l'Arsenal. La leggenda degli Spurs, Chris Waddle, ritiene che potrebbe essere la risposta alle preghiere del club.
"Pape Matar Sarr ha avuto un ottimo precampionato con i suoi livelli di energia e potrei vederlo giocare dietro l'attaccante. Sta segnando gol in questo momento, è sicuro di sé, ha una grande energia, sa muoversi senza palla molto, molto bene ed è piuttosto intelligente in questo. Non dico che Sarr abbia le capacità di Maddison, ma è un corridore molto volenteroso. Serve qualcuno con le gambe che possa muoversi un po' e sarà interessante", ha detto in una recente intervista.
Un confronto con James McAtee
Se Levy riuscisse a convincere il club ad attingere alle casse societarie, il candidato ideale per sostituire Maddison sarebbe il capitano dell'Inghilterra Under 21 James McAtee.
Il 22enne sarebbe vicino a un accordo con il Nottingham Forest, ma le sue doti naturali sono ideali per colmare il vuoto creato dall'infortunio del trequartista. Un accordo non è concluso finché non si mette la firma sul contratto, quindi c'è ancora tempo perché l'escluso eccellente del Manchester City cambi idea.
Sebbene i registri mostrino che McAtee ha giocato 15 partite di Premier League per il City la scorsa stagione, è partito titolare solo in tre e i suoi 342 minuti totali sono meno di quattro partite complete. Nonostante ciò, è riuscito a segnare tre gol.
Ne ha segnati tre anche in una partita di FA Cup contro il Salford, suscitando gli elogi del suo manager Pep Guardiola, e il suo passaggio non è mai sceso sotto l'83,8%. Ha addirittura raggiunto il 96,5% nella Community Shield della scorsa stagione.
Un affare da 40 milioni di sterline?
Il centrocampista eccelle non solo per la sua capacità di trovare spazio dove apparentemente non ce n'è, ma anche per la sua visione al momento di scegliere un passaggio e poi eseguirlo. Se gli venisse data la possibilità di giocare con continuità, potrebbe anche ambire a un posto nella nazionale maggiore dell'Inghilterra per la Coppa del Mondo.
I rapporti suggeriscono che il prezzo richiesto è di 40 milioni di sterline, e per un giocatore con i migliori anni di punta davanti a sé, potrebbe rappresentare un affare. Se i londinesi dovessero muoversi un po' troppo tardi per McAtee, e con Jack Grealish potenzialmente in procinto di firmare per l'Everton, le opzioni sarebbero piuttosto limitate.
Potrebbe essere preso in considerazione il collega U21 di McAtee, Harvey Elliott, la cui stagione al Liverpool ha rispecchiato quella d'esordio. 18 partite giocate, solo due da titolare e 360 minuti totali. Due gol e un assist in questo lasso di tempo difficilmente faranno entusiasmare i tifosi degli Spurs, anche se Elliott ha una grande voglia di dimostrare e, sebbene il suo rendimento non sia eccezionale, la sua energia non può essere messa in discussione.
Il 50% di precisione al tiro e il 33,3% di percentuale di conversione sono entrambi dati che meritano un'analisi più approfondita delle credenziali del giocatore, e con l'85,1% di passaggi completati, anche lui potrebbe inserirsi perfettamente nella visione del manager di giocare alla "maniera del Tottenham".
Damsgaard, il jolly
Un giocatore che Thomas Frank conosce bene è Mikkel Damsgaard, che ha solo 25 anni e negli ultimi tempi è stato un fattore chiave per i successi del Brentford. Nelle 38 partite disputate in massima serie la scorsa stagione, ha fornito ben 10 assist. Due gol sono un bottino da migliorare, soprattutto nella squadra giusta.
Frank sa bene come motivare il giocatore; tuttavia, la trattativa con i londinesi occidentali potrebbe essere molto difficile, soprattutto dopo che il Brentford ha già visto partire Bryan Mbuemo, Christian Norgaard e il portiere Mark Flekken.
