Pep Guardiola sembrava sull'orlo di un pianto, e poi all'improvviso è scoppiato in un impeto di rabbia. L'allenatore catalano ha lanciato con rabbia una bottiglia d'acqua sul pavimento. Il Manchester City è incappato in un'altra sconfitta in casa dell' Aston Villa, la nona nelle ultime dodici partite. E l'allenatore catalano, ha scritto il Manchester Evening News, è sembrato "smarrito" nel bel mezzo della più grande crisi della sua sfavillante carriera.
I tifosi del Villa hanno invocato con dispetto il suo licenziamento con la famosa canzone "Sacked in the morning...", ossia quella che augura un licenziamento il giorno dopo, ma non si arriverà a tanto. La squadra sostiene il suo team manager, come ha assicurato l'attaccante Erling Haaland: "Crediamo ancora in lui".
Ma Guardiola, che si è ripetutamente sbattuto le mani in faccia durante 90 minuti di impotenza, non dovrebbe cambiare qualcosa? " Sì, devo farlo", ha detto, aggiungendo in modo criptico: "Devo sostenere i miei giocatori, questo farà la differenza".
L'allenatore catalano ha respinto l'autocritica dell'attaccante norvegese, che ha ammesso di non aver giocato abbastanza bene: "Non sono d'accordo con lui, senza di lui sarebbe tutto peggiore. Ma mi piace quando i miei fanno autocritica. Questa è l'unica possibilità per noi per migliorare".
E la necessità di migliorare è urgente, anche se vincere il campionato attuale sembra già fuori portata, come ha detto il tecnico:" Dobbiamo pensare in modo positivo, credo nei ragazzi. Alcuni di loro hanno un orgoglio incredibile e la dedizione per ribaltare le cose. Prima o poi ne usciremo. Abbiamo grande personalità".
Haaland ha aggiunto che la fiducia del City non era al massimo e che un periodo così negativo avrebbe colpito "chiunque". Ma per quanto riguarda Guardiola, ha fatto capire di essere fiducioso: "Troverà le soluzioni, lo ha fatto ogni anno".