Entrambi hanno iniziato la stagione con il botto: Erling Haaland e Richarlison hanno messo a segno una doppietta nella prima giornata di Premier League, accendendo l’entusiasmo dei propri tifosi.
Sabato scorso hanno dimostrato di essere già in piena forma, dominando al centro dell’attacco. Ma riusciranno a replicare le loro prestazioni uno contro l’altro nel big match di questo fine settimana? E soprattutto, chi avrà la meglio?
Erling Haaland, la certezza
Non serve soffermarsi troppo sulle qualità del norvegese: ogni appassionato di calcio le conosce bene. In tre anni al Manchester City, il mondo ha ammirato la sua incredibile capacità di finalizzazione e la sua forza nel gioco aereo. Allo stesso tempo, sono emerse anche le sue debolezze: una partecipazione limitata alla manovra collettiva e un lavoro difensivo quasi inesistente.
Quale versione di Haaland vedremo sabato contro gli Spurs? Se prendiamo come riferimento il gol segnato al Wolverhampton - un sinistro rasoterra raccolto davanti alla porta - tutto lascia pensare che si presenterà la versione più affamata. Le statistiche parlano chiaro: sei tiri in porta, sette duelli vinti, ma appena 13 tocchi complessivi. Un dato che conferma la sua natura: può risultare devastante senza dover entrare nel cuore della costruzione del gioco. Ecco perché rischia di essere ancora una volta letale.
E se qualcuno avesse ancora bisogno di conferme sul suo stato di forma, ci ha pensato Pep Guardiola a fornirle. "È più in forma che mai", ha dichiarato al Manchester Evening News lunedì. "Vedo il ritmo, la velocità di Erling e quanto ci aiuta. È molto simile alla sua prima stagione qui. Abbiamo bisogno di lui".
Nella sua annata d’esordio al City, Haaland riuscì a segnare proprio contro il Tottenham all’Etihad Stadium. Riuscirà a ripetersi nella seconda giornata della stagione 2025/26?
Richarlison, l'anno dell'esplosione?
Richarlison ha atteso a lungo questo momento. Dopo tre anni agli Spurs, l’attaccante brasiliano ha finalmente brillato contro il Burnley nella prima giornata. A differenza di Haaland, la sua esplosione è stata più lenta: nella scorsa stagione ha segnato appena quattro gol in 15 presenze di Premier League, mentre nel suo primo anno a Londra si era fermato a una sola rete. Per questo motivo, dopo l’exploit di sabato, l’aspettativa è che possa finalmente imporsi come protagonista.
Difficilmente replicherà un gol spettacolare come quello in acrobazia su calcio d’angolo, ma resta comunque un’arma preziosa per gli Spurs. I suoi punti di forza – colpo di testa e senso del gol – richiamano in parte quelli di Haaland, e possono mettere in difficoltà i Cityzens. Resta però un’incognita: la sua prestazione opaca contro il Paris Saint-Germain in Supercoppa Europea. Davanti a un altro “grande club”, il rischio è che le sue certezze possano vacillare.
Per l’allenatore Thomas Frank, però, non c’è alcun problema. "È solo la seconda partita della stagione, c’è ancora molta strada da fare, ma il suo approccio è molto positivo", ha dichiarato in conferenza stampa dopo la gara. "Il suo ritmo di lavoro, l’intensità e, in più, due gol – soprattutto l’ultimo – sono stati eccezionali", ha aggiunto.
Ma sarà abbastanza contro il City? E soprattutto: riuscirà a farci dimenticare, almeno per un pomeriggio, la presenza ingombrante di Haaland? La risposta arriverà alle 13.30.