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Maresca esclude il Chelsea dalla corsa al titolo: "Arsenal, City e Liverpool sono davanti a noi"

Enzo Maresca, allenatore del Chelsea
Enzo Maresca, allenatore del ChelseaJUSTIN TALLIS / AFP
Enzo Maresca non crede che il Chelsea sia in corsa per il titolo della Premier League, nonostante l'impressionante inizio di stagione a Stamford Bridge. Il match tra Liverpool e City potrebbe però dare loro la possibilità di guadagnare terreno in classifica.

Chelsea-Aston Villa

La vittoria sull'Aston Villa di domenica sarebbe la settima in 13 partite di campionato sotto la guida dell'italiano, nominato a giugno successore di Mauricio Pochettino.

In vista del weekend, il Chelsea è quarto in classifica, a pari merito con l'Arsenal (22 punti), a un punto dal Manchester City e a nove dal Liverpool, leader della classifica.

Il Chelsea punta a tornare in Champions League dopo due stagioni di assenza dalla maggior competizione europea e Maresca ha costruito una squadra efficace partendo da una rosa ampia, ma ha voluto sminuire l'ipotesi che i Blues possano essere la squadra che in questa stagione metterà fine ai quattro anni di regno del Manchester City.

"No", ha risposto quando gli è stato chiesto se il club fosse in lizza per il titolo: "Ho detto molte volte che non mi piace la pressione. Non mi piace dire 'Sì, siamo lì', non siamo lì".

"L'Arsenal è davanti a noi, il City è davanti a noi, il Liverpool sta dimostrando di essere più forte di noi. L'importante è migliorare partita per partita e poi vedremo".

"Per me non è una questione di punti o di classifica, ma di processo. Cinque anni insieme (Arsenal), nove anni insieme (City). Il Liverpool è diverso, ma non è cambiato molto rispetto al passato. Non si tratta della differenza di punti in classifica, ma del tempo trascorso insieme", ha spiegato.

Lo stato di forma del Chelsea
Lo stato di forma del ChelseaFlashscore

Il Liverpool e il City si incontrano domenica, dando quindi al Chelsea la possibilità di recuperare terreno sulle squadre che lo precedono, ma Maresca invita alla cautela.

"Bisogna essere realistici. In questo momento si vede la differenza tra noi e le altre. Questo non significa che non competeremo e non vinceremo le partite. Lo faremo fino alla fine. La cosa principale deve essere la sensazione di migliorare partita dopo partita", ha concluso.