L'attaccante, 31 anni, ha segnato 15 gol in 44 partite nel suo secondo periodo a Stamford Bridge, ma è stato ridicolizzato dai media e tagliato fuori dal club, che secondo lui ha cercato di dipingerlo come qualcosa che non era. Parlando con il Corriere dello Sport ha rivelato di non essere stato l'unico membro della squadra ad essere stato maltrattato.
"Non ero solo al Chelsea. Anche Aubameyang e Ziyech erano fuori dal progetto", ha detto Lukaku.
"Ci hanno fatto cambiare nello spogliatoio dei giovani. Sono affari, il club ti dice che non ti vuole più e spesso anche dove finirai".
"Ma se vuoi andartene, anche per motivi seri, non hai la possibilità di scegliere. La tirano per le lunghe fino all'ultimo momento, ti logorano".
"I club hanno rapporti con i media e non ci vuole molto per mettere un giocatore in una posizione difficile o per creare un'immagine sbagliata".
"Credetemi, ho visto cose che non avrei mai pensato di vedere. Un giorno mi piacerebbe spiegare tutto questo ai giocatori più giovani, chi lavora davvero per loro e chi invece lavora contro di loro".
Il 31enne ha poi rivelato che secondo lui i tifosi hanno sempre avuto un'impressione sbagliata di lui nel calcio inglese, dove spesso veniva definito sovrappeso e pigro.
"In Inghilterra avevano un'idea sbagliata", ha continuato. "Per loro ero pigro, ma non ho mai reagito agli attacchi. Sono uno che fa il suo lavoro e poi va a casa".
"In Italia l'opinione è stata ribaltata, qui sono un lavoratore. Ora (al Napoli) sto meglio di quando ero all'Inter. Lì pesavo 101 kg, qui 99 kg".
Durante il periodo trascorso al Chelsea, alla Roma e allo United, Lukaku ha giocato sotto la guida del leggendario manager José Mourinho e le cronache sostengono che i due non si vedessero di buon occhio, soprattutto perché Mourinho mandò via Lukaku nel suo periodo al Chelsea.
"Non è successo nulla tra me e lui", ha spiegato. "José è un vincente, l'ho avuto due volte come allenatore".
"Non parlerò mai male di lui, alla Roma non aveva una squadra al top, ma è arrivato fino in fondo".