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Guardiola replica a Mourinho: "È un altro dei tanti che ci vogliono in League One"

Il gesto di Pep Guardiola che ha scatenato tutto
Il gesto di Pep Guardiola che ha scatenato tuttoProfimedia/AP/Ian Hodgson
Continua lo scambio di battute tra il catalano e il portoghese, grandi rivali soprattutto in Spagna. L'ultima stoccata è stata quella del manager del Manchester City dopo che il tecnico portoghese ha detto di aver vinto tre titoli in Inghilterra, ma in modo corretto e pulito.

Vale la pena ricordare che questo scambio tra Pep Guardiola e José Mourinho è iniziato quando, domenica scorsa, dopo la sconfitta del Manchester City ad Anfield (0-2) contro il Liverpool, il tecnico spagnolo ha alzato sei dita in direzione dei tifosi dei Reds, ricordando i titoli di Premier League che aveva vinto in otto anni in Inghilterra.

Un gesto che ha ricordato José Mourinho, che ha vinto tre campionati inglesi con il Chelsea, visto che il portoghese era stato protagonista di un'azione simile. Quest'ultimo ha poi lanciato una frecciatina in direzione di Guardiola questo venerdì, ricordando i 115 presunti illeciti finanziari che il Manchester City ha commesso e che potrebbero portare alla loro retrocessione.

"Quello che ho detto era solo una battuta. José Mourinho è un altro della lunga lista di persone che ci vogliono, non so, in League One o in Conference League. Gli risponderò allo stesso modo: siamo innocenti fino a prova contraria. Quindi vediamo cosa succede, ma quello che ho detto era solo una battuta", ha detto il catalano.

La classifica della Premier League
La classifica della Premier LeagueFlashscore

Lo stesso Guardiola ha poi voluto chiudere ricordando l'importanza del curriculum del portoghese: "Lui col Chelsea e io con il Manchester City, possiamo sederci al tavolo con Sir Alex Ferguson e Arsène Wenger per i tanti titoli che abbiamo vinto. Se ho offeso Mourinho, mi scuso, ma stavo scherzando. Lui ne ha tre, io sei, è un dato di fatto, ma non volevo ferirlo. L'ho detto più volte, aspettiamo la sentenza. In democrazia siamo tutti innocenti fino a prova contraria, no?".