È un privilegio raro, quasi sacrale, quello di prendersi cura della Coppa del Mondo. Il trofeo più ambito, più fotografato, più sognato del pianeta. Un oggetto che milioni di persone vorrebbero soltanto sfiorare.
Non tanti sanno, però, che c'è una squadra ristretta, appena tre persone, che ha la responsabilità di trasportarlo, proteggerlo e mostrarlo al mondo.
Da una cassaforte svizzera, custodita negli archivi della FIFA, il trofeo parte per un viaggio che tocca ogni angolo del pianeta. L’ultima tappa è stata Washington, al Kennedy Center, dove venerdì si terrà il sorteggio ufficiale del Mondiale 2026.
Il viaggio della Coppa: una valigetta, un trolley e guanti bianchi
La Coppa arriva sempre allo stesso modo: dentro una valigetta metallica speciale, con un trolley dedicato, trasportata rigorosamente a mano. Le procedure sono rigide: guanti bianchi obbligatori, esposizione solo in punti prestabiliti, nessun contatto non autorizzato.
Quando viene svelata ai giornalisti, la Coppa, che appare scintillante sul piedistallo, è la stessa che la nazionale vincitrice porterà a casa per le celebrazioni. Ma non è quella che verrà alzata al cielo la notte della finale al MetLife Stadium di New York.
L’inganno più famoso del calcio: due Coppe, una sola “vera”
In pochi lo sanno: esistono due trofei ufficiali. La Coppa dei Campioni del Mondo (quella che vediamo ai sorteggi e nei tour): una replica perfetta placcata in oro, destinata a viaggiare.
Poi c'è la vera Coppa del Mondo, la “FIFA World Cup Trophy”, custodita nella sede FIFA in Svizzera: è l’originale, la più preziosa, consegnata solo per pochi mesi alla squadra vincitrice.
La procedura è chiara e immutabile: il capitano la alza al cielo dopo la finale, la mostra ai tifosi, ma, una volta rientrato negli spogliatoi, è obbligato a consegnarla ai funzionari della FIFA. Da quel momento, la squadra potrà conservare soltanto la replica ufficiale.

Chi l’ha creata: un artista italiano
La Coppa che conosciamo oggi è stata creata nel 1971 dal designer milanese Silvio Gazzaniga, vincitore del concorso internazionale indetto dalla FIFA dopo il ritiro definitivo della vecchia “Coppa Rimet”. Gazzaniga la descrisse così:“Le braccia del campione si alzano in segno di vittoria, il mondo è tra le sue mani”.
Caratteristiche tecniche della Coppa
La Coppa del Mondo è alta 36,8 cm, pesa 6,175 kg ed è in oro 18 carati (75%) + base in malachite. Il valore è di poco superiore ai 200mila euro, ma quello stimato è di oltre 20 milioni di dollari (ma per la FIFA è considerata “inestimabile”). La struttura della coppa è cava all’interno. Se fosse piena d’oro peserebbe più di 70 kg.
La replica che viaggia nel mondo ha le stesse dimensioni e lo stesso aspetto, ma non è in oro massiccio.

Il tour mondiale: 48 paesi in tre mesi
Da gennaio a marzo, la Coppa dei vincitori — la replica destinata ai tour — visiterà tutti i 48 Paesi qualificati al Mondiale 2026.Un viaggio senza precedenti, che toccherà ogni continente prima del via ufficiale della competizione.
L’obiettivo: far vivere ai tifosi di ogni nazione un assaggio di quel sogno che, ogni quattro anni, appartiene solo a una squadra.
