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Qualificazioni Mondiali, la Norvegia asfalta la Moldavia grazie a un monumentale Haaland

L'assist dell'1-0 di Haaland per Mhyre
L'assist dell'1-0 di Haaland per MhyreCornelius Poppe / NTB / AFP
Il match in casa contro la selezione moldava ha visto gli scandinavi recitare un monologo. Degli undici gol realizzati la metà portano la firma indelebile del centravanti del City, che arriva così a 48 reti in 45 partite con la sua nazionale. Gloria anche per Asgaard, autore di un poker

Voleva far registrare una goleada, la Norvegia in casa contro la Moldavia. E tutti se ne sono resi conto molto presto, visto che dopo appena cinque minuti Myhre andava già a rete con un comodo tap-in su perfetta sponda di Haaland, ben imbeccato in verticale da un lancio felpato. La voglia di (stra)vincere era tantissima tra gli scandinavi, come dimostrato due minuti dopo dalla serpentina di uno scatenato Nusa che sfociava in un sinistro di poco alto da parte di Odegaard.

All'undicesimo, Mhyre restituiva il favore a Haaland, che dopo un assist quasi involontario del compagno di squadra trovava con un sinistro preciso il raddoppio e confermava le intenzioni di festival del gol da parte dei padroni di casa. Il match veniva disputato praticamente a una porta sola. Il terzo gol era questione di tempo, e arrivava al 37esimo, quando Odegaard ripartiva in contropiede e infilava uno splendido tracciante per il bomber del City, il cui mancino era implacabile.

L'appetito veniva mangiando ai norvegesi, che prima di chiudere il primo tempo trovavano anche il quarto centro. A firmarlo, manco a dirlo, era ancora una volta Haaland, lanciato da lontanissimo sempre da un visionario Odegaard e poi abile a calciare nell'angolo lontano dopo aver scartato il portiere, evitando l'intervento di un difensore piazzato inutilmente sulla linea di porta. Insaziabili, gli scandinavi pervenivano anche al quinto gol, stavolta griffato da Odegaard, che sfruttava un rimpallo in piena area per fucilare Avram e sigillare così la prima frazione.

Usciti dagli spogliatoi, l'andamento non cambiava. E a porte invertite, l'uragano nordico non si arrestava, con Haaland che firmava il poker di testa su cross di Wolfe al 52esimo. E solo la traversa gli negava il piacere del pokerissimo, quando all'ora di gioco sovrastava di nuovo di testa il suo marcatore, stavolta su un centro da destra. 

Il settimo sigillo, però, giungeva poco dopo grazie al neo entrato Asgaard, il cui piattone destro dopo un letale contropiede aumentava il bottino dei norvegesi, dominatori assoluti in campo e nel gruppo di qualificazione. Mentre il match andava verso la fine c'era anche spazio per il goffo autogol del genoano Ostigard, che appoggiava con un rimbalzo maligno verso il proprio portiere, che si faceva superare in modo beffardo dal pallone.

Vogliosa di mantenere una differenza reti enorme rispetto all'Italia, la Norvegia trovava anche l'ottavo acuto: su un cross dalla destra Haaland svettava nuovamente su tutti, ma il suo colpo di testa veniva ribattuto da Avram. Sulla ribattuta, però, c'era ancora Asgaard, il cui destro finiva in porta per l'8-1.

Il 23enne dei Rangers otteneva poi l'onore della tripletta personale firmando il rigore del 9-1, gentilmente concessogli da un Haaland che avrebbe poi trovato finalmente la cinquina con un piazzato da centro area in seguito a uno schema su corner. Per lui era il 48esimo centro in 45 partite con la sua nazionale, a 25 anni da poco compiuti. Nel finale arrivava anche l'undicesimo centro, firmato da Asgaard, a sua volta autore di un poker. La squadra scandinava vola in cima alla classifica e con un +21 di differenza reti contro il +5 degli azzurri, per i quali, in questo momento, il primo posto è una chimera

Le statistiche del match
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