Da Parma a Liverpool fino alla chiamata nella Nazionale maggiore. Tutto va di fretta per Giovanni Leoni, 18 anni distribuiti su un fisico possente come raccontano i quasi due metri di altezza, 17 presenze nella massima serie collezionate nella scorsa stagione.
Tante sono bastate per finire sotto i riflettori e attirare l'attenzione dei grandi club, fra cui il Liverpool, campione d'Inghilterra in carica, che non ci ha pensato due volte a sborsare 35 milioni al club emiliano per prenderlo e portarlo in Premier.
Un investimento importante incastonato in un mercato faraonico da oltre 500 milioni. È stata un'estate batticuore per Leoni che dopo aver vestito la maglia azzurra solo con l'Under 18 e l'Under 19 si è ritrovato fra i convocati dal ct Rino Gattuso per le qualificazioni mondiali contro Estonia e Israele che l'Italia è chiamata a vincere, possibilmente con tanti gol, se vuole rimettersi in corsa per il grande appuntamento in programma fra un anno in Messico, Canada e Stati Uniti.
"Un'emozione indescrivibile"
"Essere a Coverciano, in Nazionale, è un'emozione indescrivibile - ha detto a Vivo Azzurro Tv il giovane difensore, romano di nascita e padovano d'adozione - È motivo di orgoglio far parte di questo gruppo e allenarmi insieme a tanti campioni. Avevo sentito il ct durante l'estate ma non mi aspettavo la convocazione".
Di lui Gattuso ha rimarcato la personalità nonostante sia ancora molto giovane e come la scorsa stagione ha saputo giocare a campo aperto contro due attaccanti del calibro di Lukaku e Vlahovic: "Mi ha fatto molto piacere sentire queste parole da parte del ct che ha avuto una grandissima carriera. Farò di tutto per ripagarlo e dimostrare in campo ciò che so fare per aiutare la squadra".
A Parma ha avuto come tecnico Pirlo, ora in Nazionale ha trovato un altro campione del mondo del 2006, proprio l'anno di nascita di Leoni: "Ho rivisto qualche immagine di quel Mondiale, fa un certo effetto essere allenato da fuoriclasse del genere, è un piacere e un onore".
van Dijk e Bonucci i modelli
Intanto crescerà studiando da vicino l'idolo Virgil van Dijk, che da pochi giorni è uno dei suoi compagni di club. "Ho la possibilità adesso di giocarci insieme, è una persona eccezionale e un giocatore fenomenale". A Coverciano ha parlato con Bonucci, un altro che stima tantissimo.
"Mi ha dato qualche consiglio da bravissimo difensore quale è stato. Ho sempre ammirato la sua capacità di essere leader e giocare palla al piede". Leoni insomma sa bene cosa vuol fare da grande.