Harry Kane e la sua squadra sono a Belgrado per affrontare la Serbia in una sfida cruciale allo stadio Rajko Mitic, dove la capienza è stata ridotta del 15 per cento a causa di precedenti comportamenti dei tifosi. La FIFA ha sanzionato la Federazione calcistica serba per “discriminazione e insulti razzisti” in una partita disputata contro Andorra a giugno.
Dopo l’ultimo di una lunga serie di episodi spiacevoli, la federazione locale ha invitato i tifosi serbi a “sostenere la nostra nazionale nel modo giusto” contro Inghilterra, che aveva già subito insulti razzisti durante le trasferte nei Balcani nel 2019, in Montenegro e Bulgaria, quando il centravanti era già capitano.
L’attaccante del Bayern Monaco ha dichiarato che i giocatori inglesi hanno parlato dei protocolli UEFA e sono pronti a lasciare il campo se necessario: “Abbiamo fatto una riunione e abbiamo discusso i protocolli dal punto di vista della UEFA. Non credo che ci piaccia parlarne troppo. La nostra attenzione è sulla partita. Vogliamo battere la Serbia sul campo".
Sulla questione relativa al razzismo, ha detto: “Può succedere di tutto, ovviamente, e siamo preparati, ma alla fine non ci stiamo pensando. Pensiamo al calcio, alla partita, come ha detto la federazione serba: si tratta di godersi la partita, e speriamo che sia così.”
Alla domanda se fosse disposto a far uscire i giocatori dal campo durante la partita disputata in segno di protesta contro eventuali insulti razzisti, Kane ha risposto: “Siamo pronti a fare ciò che i protocolli UEFA ci permettono di fare. Penso che abbiamo gestito molto bene la situazione in Bulgaria. E non sarà diverso stavolta".
Poi, il centravanti inglese ha concluso: “Sono cose difficili da affrontare ora, perché non sappiamo se succederà o meno. Ma, come ho detto, siamo preparati. Abbiamo parlato in gruppo, così se dovesse accadere, saremo pronti a fare ciò che è necessario.”
“Rumorosi ma dignitosi”
Il tecnico dell’Inghilterra Thomas Tuchel spera che la partita disputata ad alta tensione tra le prime due del Gruppo K si svolga senza incidenti sugli spalti: “Le persone responsabili della FA ne hanno parlato con noi. Siamo consapevoli di tutto ciò. E comunque, io penso sempre positivo, quindi credo che avremo una competizione sportiva di alto livello e che celebreremo lo sport per quello che è: una partita disputata rispettosa e piena di emozioni”.
I tifosi serbi sono stati avvertiti dal segretario generale della federazione serba, Branko Radujko, di comportarsi correttamente, altrimenti rischiano di compromettere le speranze di qualificazione ai Mondiali. “Questa partita della verità comporta anche una grande responsabilità. Siamo ancora sotto monitoraggio speciale da parte della UEFA,” ha dichiarato.
“Ogni reazione inappropriata, insulto o incidente potrebbe costarci caro nel nostro percorso verso USA, Messico e Canada, compresa la possibilità di dover giocare una partita decisiva contro l'Albania a porte chiuse", ha proseguito.
Poi, ha chiuso: “Per questo motivo vi dico sinceramente e con serietà: tifiamo con il cuore, ma facciamolo in modo corretto. Possiamo essere rumorosi ma dignitosi. Il nostro sostegno deve essere una fonte di forza, non un rischio per la nazionale”.