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Italia, Ranieri è l'uomo giusto per guidare la Nazionale: ok al doppio ruolo con la Roma?

Claudio Ranieri
Claudio RanieriPaolo Bruno / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
Dopo l’addio di Spalletti, la FIGC è chiamata a una scelta rapida e solida: l’uomo giusto sembra essere Claudio Ranieri, tecnico esperto, rispettato e ancora capace di vincere. Resta il nodo del doppio incarico con la Roma, ma è probabile che i Friedkin diano il loro via libera alla soluzione nelle prossime ore.

Dopo l’addio di Luciano Spalletti, rivelato ieri pomeriggio in conferenza stampa, la FIGC si ritrova costretta a decidere in fretta. Un Mondiale alle porte, uno spogliatoio scosso e l’ennesima transizione da gestire. Serve esperienza, credibilità, personalità. Serve qualcuno che conosca il calcio italiano senza doverlo studiare. Il nome più autorevole, oggi, è uno: Claudio Ranieri.

A quasi 74 anni, Ranieri è tutto fuorché un tecnico a fine corsa. Ha dimostrato, con il ritorno a Roma, di avere ancora fame, lucidità tattica, e una gestione umana rara nel calcio di oggi. La qualificazione in Europa League conquistata nella Capitale ha ricordato a tutti quanto pesino la sua leadership silenziosa e la sua capacità di unire spogliatoi spaccati.

Ma oltre alla sua recente impresa, è il profilo che convince. Ranieri ha già affrontato il calcio internazionale ad alti livelli, ha allenato in Premier, Liga e Ligue 1. Ha vinto dove nessuno avrebbe scommesso: con il Leicester, compiendo l’impresa più incredibile del calcio moderno. E ha saputo farlo restando sempre fuori dal clamore mediatico, preferendo i fatti ai proclami.

La domanda, ora, non è se Ranieri possa reggere il peso della Nazionale. È se esista qualcuno più adatto di lui in questo momento. La Nazionale, oggi, non ha bisogno di rivoluzioni tattiche ma di ricostruzione emotiva. Dopo il fallimento post-Europeo e il disorientamento dell’ultimo biennio, l’Italia ha bisogno di tornare a sentirsi squadra. E nessuno, forse, sa creare un gruppo come lui.

Il nodo del doppio incarico 

Resta però un nodo: il possibile doppio incarico tra Roma e Nazionale. Nelle prossime ore è previsto un confronto tra Ranieri e i Friedkin per valutare l’ipotesi di un ruolo da commissario tecnico senza lasciare il club giallorosso. Una soluzione che la proprietà capitolina sembra disposta ad approvare, rimettendo poi la decisione definitiva nelle mani di Gravina.

La FIGC riflette, consapevole che con Ranieri avrebbe massima garanzia di correttezza. Le polemiche social sui “convocati romanisti” appaiono pretestuose: la carriera di Ranieri parla chiaro, non ha mai concesso favoritismi né ceduto a pressioni.

E poi c’è un’urgenza concreta: il Mondiale del 2026. L’Italia non può permettersi un altro disastro. Servono certezze, servono uomini veri. Ranieri, in questo, è una garanzia. Non sarà l’uomo del futuro a lungo termine, ma è l’uomo perfetto per traghettare questa Nazionale fuori dalla tempesta.