Se il peggio è passato è forse presto da dire. Certo è che la vittoria con goleada dell'Italia di Gattuso di sicuro ha riportato il sorriso sui musi lunghi che si vedevano fino a qualche tempo fa: la strada verso i Mondiali del 2026 resta sempre in salita, ma qualche spiraglio si apre anche grazie alle reti segnate.
E più di qualcuno ora torna a sperare che dopo due mancate qualificazioni alla coppa iridata (l'ultima apparizione azzurra è datata 24 giugno 2014 in Italia-Uruguay, passata agli annali molto per il morso di Luis Suarez a Chiellini) al nuovo ct riesca l'impresa.
ITALIA, CINQUE GOL PER RITROVARE LA FIDUCIA: LA RISCOSSA AZZURRA PASSA DAGLI ATTACCANTI
Intanto in tv la Nazionale ha tenuto incollati quasi sei milioni di telespettatori, che hanno gioito per un'Italia offensiva, che ha ritrovato gioco e gol con gli attaccanti in primo piano da Kean a Retegui e Raspadori, tutti protagonisti in campo a Bergamo nella cinquina contro gli estoni.
Il 5-0 rianima la Nazionale presa in mano in piena emergenza dal campione del mondo 2006, finito a fare il ct e ora in missione speciale per rimediare alla sconfitta di giugno a Oslo che ha compromesso il cammino degli azzurri verso la coppa in America del prossimo anno.
Bastoni metaforico: "Gattuso ci ha dato un po' di ceffoni"
La cura, o meglio il metodo, Ringhio pare funzionare: grinta, coraggio e quella carica senza troppi fronzoli che Alessandro Bastoni - autore del quinto gol contro l'Estonia - ha spiegato così: "Gattuso ci ha dato un po' di ceffoni, ci servivano" le parole del difensore.
Che lo stesso ct ha subito voluto chiarire, a scanso di equivoci che erano solo metaforici. "Non li ho mai dati a nessuno" ha detto Gattuso, prima di rientrare in piena notte a Coverciano. Dove il clima è cambiato, serenità, tenendo sempre i piedi per terra.

Obiettivo secondo posto, poi si vedrà
Perché il traguardo non è vicino: l'Italia sale a 6 punti in classifica ma rimane sempre in terza posizione nel girone, dietro a Norvegia (12) e Israele (9), che però hanno giocato una partita in più.
"Un solo spirito, un solo obiettivo" ha ribadito sui social Giacomo Raspadori, anche in vista della sfida agli israeliani lunedì a Debrecen. Altra tappa fondamentale per fare punti e gol.
"Sarà un match totalmente diverso" ha già detto Gattuso, che vuole tenere sulla corda i giocatori. "È giusto che sentano la pressione, sono due competizioni di fila che prendiamo mazzate nei denti. Ci stiamo giocando molto".
Il programma
Al rientro giornata di defaticamento: molto video, per analizzare quanto di buono fatto con l'Estonia, ma soprattutto dove si deve migliorare.
Nel pomeriggio attività in campo. Domani dopo l'allenamento a Coverciano la partenza per l'Ungheria: Gattuso ha in mente solo un obiettivo.
Riportare l'Italia al mondiale che manca da troppo: la grinta, il coraggio e i metodi diretti sono il suo marchio di fabbrica. Gli azzurri si sono stretti intorno a lui per arrivare fino in fondo e poter dire che sì, il peggio è davvero passato.