Gennaro Gattuso è l'allenatore preferito della Nazionale di calcio per la stragrande maggioranza degli italiani: secondo il sondaggio realizzato da Izi, azienda di analisi e valutazioni economiche e politiche, la scelta che vede l'ex centrocampista alla guida degli azzurri convince il 75% degli intervistati.
Le alternative sono Claudio Ranieri che convince il 27% delle persone e Roberto Mancini con il 18%. Delude Luciano Spalletti indicato soltanto dal 9,3% degli intervistati come allenatore della nazionale.
Resta alta la fiducia che la nazionale italiana possa qualificarsi per i Mondiali americani del 2026: per quasi il 65% dei tifosi di tutte le principali squadre gli azzurri parteciperanno alle gare.
"I risultati sono sorprendenti- spiega Giacomo Spaini, presidente e Ceo di Izi - la scelta di Gattuso convince un numero incredibilmente alto di italiani sopratutto se si considera che pochissimi esperti o giornalisti qualificati si sono espressi a favore di questa possibilità, è evidente il richiamo al famoso gruppo del 2006. È un elemento che conferisce a Gattuso un un profilo da sergente di ferro che convince gli italiani, senza distinzioni di appartenenza alle maggiori squadre italiane, tranne forse per quelli della Roma".
"Inossidabile la fiducia in Ranieri e ok anche al richiamo di Mancini, tra le altre alternative come Ct, mentre Spalletti delude per la gestione deficitaria dei risultati e nel riconoscimento dei tifosi, solo il 9 per cento è per tenerlo. Altra faccenda riguarda la speranza arrivare ai mondiali: nonostante sia complicato l'approdo negli Usa, gli italiani mantengono una fiducia incrollabile che la tradizione abbia la meglio".
Retroscena: Mourinho poteva diventare il CT dell'Italia, lo voleva lo sponsor
Non è stata solo un’ipotesi da giornale: per qualche ora, José Mourinho è stato davvero considerato per la panchina della Nazionale italiana, subito dopo l’esonero di Luciano Spalletti. Come riportato da Repubblica, l’idea ha preso forma prima che la Figc puntasse ufficialmente su Rino Gattuso.
La sorpresa in questo scenario è arrivata da Adidas, sponsor ufficiale della Nazionale, che dal 2023 ha investito ingenti risorse nel progetto azzurro. Secondo fonti vicine al dossier, la multinazionale tedesca avrebbe spinto con forza per l’ingaggio di Mourinho, ritenendolo una garanzia di visibilità e risultati, soprattutto in vista del Mondiale 2026, dove un altro flop sarebbe stato un colpo durissimo anche per gli sponsor.
Il nodo economico però si è rivelato insormontabile. Il Fenerbahçe, club che detiene il contratto di Mourinho, avrebbe chiesto una penale milionaria per liberarlo subito, una cifra che la Federcalcio italiana non poteva permettersi di pagare.
Ma non solo: dietro la scelta definitiva di Gattuso c’è anche la volontà di Gigi Buffon, capo delegazione e direttore sportivo della Nazionale, convinto che per rilanciare l’Italia fosse necessario un volto simbolo, uno di quelli che hanno scritto la storia azzurra. Gattuso, ex campione di Berlino, incarna proprio questa figura.
Così, mentre Mourinho restava una suggestione accesa per qualche ora, alla fine la Figc ha scelto di puntare su una strada diversa, affidando la guida della Nazionale a Gattuso e mantenendo intatti i legami con i protagonisti storici del calcio italiano.