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Italia a due volti a San Siro: vantaggio con Esposito, poi la Norvegia cala il poker e festeggia

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L'esultanza di Haaland
L'esultanza di HaalandAlberto PIZZOLI / AFP

Gli Azzurri partono bene e tengono gli scandinavi a bada per un tempo, grazie al gol di Esposito che apre le danze. Nella ripresa, però, gli ospiti cambiano marcia: Nusa pareggia, Haaland fa doppietta e Strand Larsen firma il poker, ribaltando la partita e riportando la Norvegia ai Mondiali dopo 27 anni.

Era la partita della verità per l’Italia. Non tanto per inseguire il miraggio di una vittoria con nove gol di scarto, quanto per mostrare compattezza, qualità e maturità in vista di quei playoff che, da sempre, sanno essere beffardi con gli Azzurri.

San Siro si presentava come un quadro affascinante: pioggia fitta, un manto erboso perfetto e un Gattuso più elettrico che mai, deciso a mandare un segnale forte. 

Italia in controllo

L’Italia prende in mano la gara affidandosi spesso al cambio gioco panoramico da destra verso il sinistro educato di Dimarco. Proprio il terzino dell’Inter scalda il pubblico all’8’ con un tiro di controbalzo che sfila a centimetri dalla porta di Nyland.

È ancora da quella parte che, tre minuti dopo, nasce la prima scintilla del match: Ryerson sbaglia la lettura, Dimarco ne approfitta e serve Esposito in area. Il centravanti usa il fisico per proteggere il pallone da Heggem e, con una girata rapida, trafigge il portiere norvegese per l’1-0. È un gol che lo proietta nella storia: a 20 anni e 141 giorni diventa il quarto giocatore più giovane a raggiungere tre reti con la maglia dell’Italia, dopo Meazza, Corso e Rivera. 

Il gol non cambia l’atteggiamento, anzi: l'energia si alza a un livello superiore. La squadra di Gattuso continua a spingere, non rincorre il punteggio impossibile ma la conferma tecnica e mentale. In mezzo al campo Locatelli, Barella e Frattesi aggrediscono ogni linea di passaggio, recuperano palloni su palloni e impediscono alla Norvegia di respirare. Gli ospiti provano a rallentare, a spezzare il ritmo, a fermare l’inerzia azzurra. Ma non basta.

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L’Italia corre il doppio, trova linee di gioco pulite, accompagna l’azione con coraggio. Al 36’ arriva l’occasione del raddoppio, tutta di marca nerazzurra: Frattesi vede Dimarco largo, gli serve un pallone perfetto, il terzino crossa di prima ed Esposito svetta. La sua incornata sfiora il palo di un soffio.

È l’ultimo brivido di un primo tempo che gli Azzurri dominano per ritmo, idee e occasioni.

Furia norvegese

Poi arriva il secondo tempo, e la Norvegia rientra in campo con un’energia completamente diversa. Il pressing si alza subito, feroce, e nei primi tre minuti gli ospiti confezionano due occasioni ravvicinate: prima il mancino a giro di Sørloth che termina di poco sopra la traversa, poi il cross tagliato di Nusa dalla sinistra che attraversa tutta l’area e sfila a centimetri dal palo lontano.

Il possesso passa progressivamente nelle mani dei norvegesi, che si aggrappano al talento scintillante dell’esterno del Lipsia per risalire il campo e dare continuità alla manovra. Ed è proprio da lui che nasce il pareggio al 63’: Nusa riceve sulla trequarti, punta la linea difensiva azzurra e la costringe a ripiegare dentro l’area con una serie dei suoi tocchi rapidi. Poi si apre il corridoio sul mancino, calcia secco sul primo palo e sorprende Donnarumma.

È il gol che rimette tutto in equilibrio e ridà linfa a una Norvegia che, una volta accesa, non fa che sprigionare lampi. E quando la palla arriva sui piedi di Haaland, l’aria cambia. Alla prima vera occasione nell’area azzurra, il bomber del City sfrutta un cross del compagno di club Bobb, appena entrato, e incrocia un mancino al volo che strappa la rete. Un colpo da campione, che porta la Norvegia avanti al 78’.

Ma l’uragano norvegese non si ferma: nemmeno un minuto dopo, Haaland firma il suo sedicesimo gol in otto partite del percorso di qualificazione mondiale con un tap-in sul cross di Thorsby. Poi, allo scadere, Strand Larsen sigilla il poker, spegnendo ogni speranza azzurra e fissando il 4-1 finale che certifica la superiorità della Norvegia e la conferma come miglior squadra del Gruppo I.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchFlashscore

Per l’Italia è l'ennesimo bagno di realtà, un monito di umiltà e di consapevolezza, in vista dei playoff di marzo, con il percorso degli Azzurri che sarà svelato giovedì 20 a Zurigo, durante il sorteggio.