"Dominanti e affammati": così Tuchel ha definito i suoi nazionali, dopo il 5-0 in Lettonia che vale il pass per il Mondiale. Una qualificazione conquistata in cavalleria, con sole vittorie e zero gol subiti: è il biglietto da visita della nuova Inghilterra del tecnico tedesco, che ha rilanciato le ambizioni inglesi in vista del prossimo Mondiale. Segnando una netta discontinuità rispetto alla gestione di Gareth Southgate, Tuchel ha costruito una squadra che mescola esperienza e giovani di talento, capace di garantire alla Rosa dei Tre Leoni profondità, equilibrio e varietà.
Anche nelle sei partite di qualificazione, tutte vinte e con 18 gol all'attivo, Tuchel ha dimostrato non solo di essere pronto a dare spazio ai giovanissimi, ma anche di non esitare a escludere campioni affermati, come Jude Bellingham, quando non rispondono alle aspettative. Un coraggio reso possibile dall'abbondanza di qualità su cui può contare in ogni reparto: giocatori come Phil Foden, Jack Grealish, Cole Palmer o Trent Alexander-Arnold non hanno ancora nulla di certo per una maglia da titolare la prossima estate.
Come ama ripetere il ct tedesco, la priorità resta la coesione, la struttura tattica e la mentalità collettiva, anche a scapito delle ambizioni del singolo. Spregiudicato nella gestione del gruppo, così come nei dettami tattici - pressing alto, rapido recupero palla, meno possesso e verticalizzazioni incisive - Tuchel ha finora sbagliato pochissimo.
Eppure, in Inghilterra non tutti lo amano: sarà chiamato alla prova decisiva nel gestire la pressione costante che grava su una squadra che ha vinto l'unico Mondiale nel 1966. Pur restando prudente e definendosi "underdog", i bookmaker credono nel progetto inglese: i Tre Leoni figurano tra i favoriti per la vittoria finale dietro solo a Spagna e Francia.