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Gattuso prepara l’Italia: Estonia e Israele sono due sfide diverse ma l'obiettivo non cambia

Servirà tutta la grinta degli azzurri
Servirà tutta la grinta degli azzurriGIACOMO COSUA / NurPhoto / NurPhoto via AFP

A Tallin serve serietà e concretezza, a Udine compattezza e lucidità in un contesto difficile. Solo vincendo l’Italia può essere sicura di potersi garantire almeno i play-off mondiali.

Due partite per continuare a sognare il Mondiale. Due appuntamenti ravvicinati, ma profondamente diversi tra loro per contesto, tensione e approccio. L'Italia di Gennaro Gattuso si gioca tutto: prima in Estonia, poi a Udine contro Israele.

Vincere è l’unica strada per garantirsi almeno il pass ai play-off e tenere viva la speranza di qualificarsi direttamente, approfittando di un eventuale e tutt'altro che scontato passo falso della Norvegia contro Israele. Ma prima di fare calcoli, bisogna fare punti. Tutti.

La gara di Tallin
La gara di TallinFlashscore

E lo sa bene il ct calabrese: "Certamente giocheremo la partita in Estonia in un modo e la partita di Udine in un altro". Parole che tracciano subito la differenza tra le due sfide. Quella di Tallinn si preannuncia più gestibile, non solo per il valore tecnico-tattico dell’avversario, ma anche per un contesto ambientale sereno (nonostante sia in trasferta), favorevole a una gestione più lucida della gara.

Ambiente difficile

Ben diversa, invece, sarà la serata di Udine. Un paradosso, considerato che l’Italia contro Israele giocherà in casa, ma il clima sarà tutt’altro che tranquillo: "Avrei preferito affrontare una serata così importante per la qualificazione con un’altra atmosfera. A Bergamo c’era entusiasmo, a Udine invece l’ambiente sarà difficile. Ci saranno 5.000 persone dentro allo stadio e 10.000 fuori", ha ammesso Gattuso.

Il commissario tecnico azzurro, però, ha fatto capire che comprende perfettamente le ragioni di chi protesterà "perché piange il cuore a vedere tanti innocenti e tanti bambini morire. Ma noi dobbiamo andare in campo perché è il nostro dovere. Non possiamo perdere a tavolino. Spero che i ragazzi riescano a non lasciarsi condizionare. E che si concentrino sull'obiettivo", ha ribadito, consapevole che la tensione extracalcistica peserà inevitabilmente sull’atmosfera del match con Israele.

L’Italia, insomma, si trova davanti a un bivio: due partite che valgono un Mondiale da affrontare con spirito e motivazioni diversi. E già, perché, se in Estonia servirà concretezza e serietà nell'atteggiamento, decisiva a Udine sarà la lucidità e la tenuta mentale della squadra in un contesto complicato che renderà ogni pallone più pesante.

I precedenti dicono Italia
I precedenti dicono ItaliaFlashscore

Non dimentichiamo il campo

Gattuso, però, sembra ottimista o, quantomeno, prova a contagiare positivamente i propri ragazzi: "Sono confortato perché la squadra sta meglio fisicamente rispetto a un mese fa. Ma bisogna stare sul pezzo, annusare il pericolo e affrontare gli impegni con un atteggiamento migliore rispetto a settembre. Tante cose sono state fatte bene ma c’è anche tanto da correggere".

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Mentre tutti intorno fanno rumore, parlando (giustamente) di quello che succederà fuori dal terreno di gioco, ha fatto bene il ct a far capire ai suoi che il cambio di marcia dovrà arrivare principalmente sotto l'aspetto tecnico-tattico: servirà un'altra Italia, diversa da quella troppo ballerina e discontinua vista nella prima sfida contro Israele. Un'Italia più compatta, più attenta nei momenti chiave, capace di unire la comprensibile voglia di attaccare a una maggiore solidità difensiva.

La situazione del girone dell'Italia
La situazione del girone dell'ItaliaFlashscore