Troppo forte il Paris Saint-Germain per l'Inter Miami: i parigini hanno stravinto il terzo ottavo di finale prenotando un posto nei quarti.
Ad Atlanta il risultato finale a favore dei campioni d'Europa è stato di 4-0: per conoscere il prossimo avversario adesso si attende l'esito della sfida tra Flamengo e Bayern Monaco.
Dominio PSG
Inizio di partita rabbioso da parte dei campioni d'Europa, che dopo appena tre minuti sfiorano il vantaggio con Bradley Barcola, imbeccato da Khvicha Kvaratskhelia alla fine di uno slalom nella difesa statunitense.
Il vantaggio è rimandato di qualche secondo: punizione dalla trequarti di Vitinha e colpo di testa di Joao Neves, solissimo sul secondo palo.
La spinta dei francesi non si esaurisce, e le occasioni nella prima metà di tempo fioccano: al 17esimo viene annullato un gol a Fabian Ruiz arrivato sugli sviluppi di un corner, poi è ancora Kvara a tentare la conclusione, ma il suo destro da fuori esce di poco alla sinistra di Oscar Ustari.
Gli americani, soffocati nella propria metà campo, rischiano più volte di subire il 2-0 e alla fine concedono il bis ai transalpini al 39esimo, ancora con Joao Neves dopo una palla rubata in avanti e all'assist di Fabian Ruiz.
Prima dell'intervallo c'è tempo anche per il terzo e il quarto gol del PSG: prima è Tomas Aviles che devia sfortunatamente nella propria porta un cross potente di Desire Doue nel tentativo di contrastare Fabian Ruiz; poi è Achraf Hakimi che segna da due passi sulla ribattuta di un suo stesso tiro finito sulla traversa, su assist di Bradley Barcola.
Secondo tempo gestito
La ripresa inizia con il PSG senza Marquinhos e Fabian Ruiz e l'Inter Miami più presente sul terreno di gioco, anche visto il senso d'appagatezza dei parigini.
Il PSG, quando prova a farsi vedere dalle parti di Oscar Ustari, dà sempre l'impressione di poter fare male come al 68esimo, quando Bradley Barcola per poco non trova il 5-0.
Ma il pubblico invoca un gol di Lionel Messi, che ha qualche chance per fare male a Gianluigi Donnarumma: prima tira centrale da posizione defilata, poi all'80esimo di testa impegna il portiere azzurro, che respinge, infine all'88esimo colpisce la barriera con una invitante punizione del limite dell'area.
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