Khvicha Kvaratskhelia non è più conosciuto come "Kvaradona" da quando ha lasciato il Napoli. Il nuovo numero 7 del PSG dovrà trovare un nuovo soprannome più consono alla Ville Lumière. Per farlo, dovrà raggiungere i livelli della stagione 2022-2023, quando i Partenopei vinsero il terzo scudetto della loro storia.
Titolare 3 volte in 3 partite
Luis Enrique non ha tardato a inserirlo nel suo undici titolare: il georgiano è partito titolare nelle ultime tre partite, due in Ligue 1 e una in Coppa. Il suo bilancio statistico è riassunto nell'assist, contro il Reims (1-1), valso il gol di Ousmane Dembélé. Più interessante della conclusione vincente del francese è stato il movimento del suo nuovo compagno di squadra. Kvaratskhelia ha mostrato tutte le sue capacità: percussione dalla sinistra, uno-due con Désiré Doué per contenere la difesa avversaria e consegnare un pallone sul piede sinistro del 'Moustique' (zanzara in francese).
Visto dagli spalti del Parco dei Principi, il debutto della nuova stella parigina è stato incoraggiante. Kvaratskhelia non ci ha pensato due volte prima di provare a sfondare sulla fascia sinistra, colpendo il pallone e mettendosi a disposizione con il suo dribbling a rientrare per aiutare i compagni. Molto presente durante i suoi 83 minuti in campo, ha anche effettuato molti dribbling (7). È bastato per ravvivare un attacco che quella sera era fermo a mezz'asta.
Per Luis Enrique, l'arrivo del giocatore che compirà 24 anni il prossimp 12 febbraio, rappresenta un rinforzo alla sua rosa, anche se lo costringerà a mettere in panchina diversi giocatori d'attacco. Gonçalo Ramos è in cima alla lista, ma anche Doué - che ha esordito a centrocampo contro il Reims insieme a Kang-In Lee e Fabián Ruiz - e Bradley Barcola potrebbero perdere un po' di minuti.

Ma "Kvara" tornerà ad essere quello di Napoli? Nel 2022-2023, al di là del suo rendimento numerico (12 gol e 13 assist in 34 presenze in Serie A), è stata la sua aura sull'intero gioco della squadra di Luciano Spalletti a portare i Partenopei al primo scudetto dell'era post Diego Armando Maradona. Nonostante le cifre simili della scorsa stagione (11 gol, 8 assist in 34 presenze in campionato, 1 assist in 8 partite di Champions League), il georgiano è stato meno appariscente, impressione confermata nella prima parte della stagione in corso (17 partite di Serie A, 5 gol, 3 assist).
E anche se al suo debutto ha già mostrato le sue capacità, Kvaratskhelia non ha, poi, di certo brillato a Brest. In un'ora al Francis-Le Blé, infatti, il georgiano ha toccato 44 palloni senza riuscire a creare alcun pericolo. Ma come dicevamo, tutte queste sono necessarie tappe di avvicinamento all'obiettivo principale: la Champions League
