Il Psg condannato a pagare 60 milioni di euro a Mbappé tra stipendi e bonus arretrati

Kylian Mbappé con la maglia del Paris Saint-Germain
Kylian Mbappé con la maglia del Paris Saint-GermainReuters / Catherine Steenkeste

Il tribunale del lavoro di Parigi ha ordinato al Paris Saint-Germain di versare a Kylian Mbappé 60 milioni di euro tra stipendi e bonus non pagati, ponendo fine, per il momento, a una delle dispute più aspre del calcio francese.

La sentenza è arrivata dopo mesi di battaglie legali, in seguito alla decisione dell’attaccante francese di portare il Psg in tribunale per compensi che, secondo lui, non gli erano stati corrisposti per i mesi di aprile, maggio e giugno 2024, poco prima del suo trasferimento a parametro zero al Real Madrid.

"Siamo soddisfatti della decisione. Era prevedibile perché  gli stipendi non erano stati pagati," ha dichiarato l’avvocato di Mbappé, Frederique Cassereau.

Il tribunale ha stabilito che il Psg non aveva versato a Mbappé tre mesi di stipendio, un bonus etico e un bonus alla firma previsti dal suo contratto di lavoro.

Queste somme erano già state riconosciute come dovute da due decisioni della Lega Professionistica Francese (Lfp) a settembre e ottobre 2024, e i giudici hanno sottolineato che il Psg non ha presentato alcun accordo scritto che attestasse una rinuncia da parte di Mbappé ai suoi diritti.

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