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Continua la guerra tra Real Madrid e Tebas: "fermo rifiuto" a disputare una partita di Liga a Miami

Florentino Pérez
Florentino PérezPATRICIA DE MELO MOREIRA / AFP
La RFEF ha già autorizzato la partita tra Villarreal e Barcellona all’Hard Rock Stadium di Miami, ma il Real Madrid si è schierato con decisione contro l’ipotesi, ribadendo il proprio netto dissenso tramite un comunicato ufficiale.

La RFEF ha già dato il via libera all’evento, mentre restano da ottenere le autorizzazioni ufficiali da UEFA e FIFA. Salvo imprevisti, il 20 dicembre prossimo si giocherà una partita di LaLiga all’Hard Rock Stadium di Miami, una possibilità che gli organizzatori stanno valutando da tempo.

Tuttavia, la proposta non ha trovato l’appoggio di tutti: il Real Madrid, da sempre in contrasto con il presidente della Liga Javier Tebas, ha espresso il proprio disappunto con un comunicato ufficiale pubblicato sul sito del club.

"Il Real Madrid C.F. desidera esprimere ai suoi membri, ai suoi sostenitori e agli appassionati di calcio in generale il suo fermo rifiuto della proposta di giocare la partita corrispondente alla 17ª giornata del campionato nazionale di Prima Divisione tra il Villarreal C.F. e il F.C. Barcelona fuori dalla Spagna", inizia il comunicato.

Qualche stagione fa, la Liga aveva già tentato di portare un Clasico negli Stati Uniti, ma l’idea era stata fermamente respinta dal Real Madrid, che conferma oggi la propria posizione contraria con la stessa determinazione di allora.

La dichiarazione completa del Real Madrid

"Il Real Madrid C.F. desidera esprimere ai suoi membri, ai suoi sostenitori e agli appassionati di calcio in generale il suo fermo rifiuto della proposta di disputare fuori dalla Spagna la partita corrispondente alla 17ª giornata del campionato nazionale di Prima Divisione tra Villarreal C.F. e F.C. Barcelona.

La misura, presa senza informare né consultare preventivamente i club partecipanti alla competizione, viola il principio essenziale della reciprocità territoriale che si applica nelle competizioni di campionato a due gironi (una partita in casa e l'altra in casa della squadra avversaria), alterando l'equilibrio competitivo e conferendo un indebito vantaggio sportivo ai club richiedenti.

L'integrità della competizione richiede che tutte le partite si svolgano nelle stesse condizioni per tutte le squadre. Modificare unilateralmente questo regime rompe l'uguaglianza tra i contendenti, compromette la legittimità dei risultati e crea un precedente inaccettabile che apre la porta a eccezioni basate su interessi non sportivi, compromettendo chiaramente l'integrità sportiva e rischiando di adulterare la competizione. Se questa proposta venisse attuata, le sue conseguenze sarebbero così gravi da rappresentare una svolta nel mondo del calcio.

Qualsiasi modifica di questo tipo deve comunque avere l'accordo esplicito e unanime di tutti i club partecipanti alla competizione, oltre a rispettare rigorosamente le norme nazionali e internazionali che regolano l'organizzazione delle competizioni ufficiali.

In difesa di questo principio, il Real Madrid ha già intrapreso tre azioni concrete:

1. Richiesta alla FIFA, in quanto garante delle regole internazionali del calcio, di non autorizzare lo svolgimento della partita senza il preventivo consenso di tutti i club partecipanti alla competizione.

2. Richiesta alla UEFA, in quanto garante dell'integrità delle competizioni europee e della coerenza normativa con la FIFA, di sollecitare la RFEF a ritirare o negare la richiesta, riaffermando il criterio stabilito nel 2018 che impedisce che le partite ufficiali delle competizioni nazionali vengano disputate al di fuori del territorio nazionale, tranne in circostanze eccezionali debitamente giustificate, che non sono presenti in questo caso.

3. Richiesta al Consejo Superior de Deportes di non concedere la necessaria autorizzazione amministrativa senza tale consenso unanime.

Il Real Madrid ribadisce il suo impegno a rispettare le norme nazionali e internazionali che garantiscono l'equità e il corretto funzionamento delle competizioni ufficiali, e difenderà il suo rispetto davanti a tutti gli organi competenti".