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Euro U21, sogno azzurro spezzato: la Germania batte l’Italia ai supplementari e vola in semifinale

L'esultanza di Nick Woltemade
L'esultanza di Nick WoltemadeČTK / DPA / Branislav Racko
L’Italia Under 21 ha lottato con coraggio contro la Germania, ma le espulsioni di Gnonto e Zanotti hanno pesato sul finale, permettendo ai tedeschi di imporsi 3-2 ai supplementari nonostante il gol all’ultimo respiro di Ambrosino.

Dopo aver disputato tre prove impeccabili nella fase a gironi, l’Italia si è presentata alle fasi finali dell’Europeo Under 21 con un solo obiettivo: superare il primo grande scoglio, la Germania, e continuare a inseguire il sogno.

Otto anni dopo il celebre trionfo firmato Bernardeschi nel 2017, gli Azzurrini hanno provato a replicare quell’impresa con una prestazione solida e grintosa, ma sono stati beffati ai supplementari nonostante il gol in extremis su punizione di Ambrosino. La doppia inferiorità numerica, causata dalle espulsioni di Gnonto e Zanotti, ha pesantemente condizionato il finale, permettendo alla Germania di imporsi 3-2 grazie al gol di Rohl.

Azzurrini trascinati da Koleosho 

Dopo un avvio dominato dalla Germania, la squadra di Nunziata ha gradualmente preso in mano il gioco, migliorando la gestione del possesso e la qualità dei passaggi, costringendo gli avversari ad arretrare. Koleosho, dopo un primo tentativo poco incisivo, ha preso le redini dell’attacco azzurro, orchestrando le offensive con lucidità e vivacità.

Al 12’, un guizzo di Woltemade ha squarciato la difesa italiana con una progressione centrale: il suo destro a fil di palo ha sfiorato il gol, trovando un immobile Desplanches. Un lampo che, però, non ha intaccato la determinazione azzurra.

Al 30’ la prima grande occasione per l’Italia: un’uscita scomposta di Atubolu ha lasciato il pallone sui piedi di Gnonto, il quale, con una sforbiciata di prima intenzione, ha mancato di poco la porta vuota.

La squadra azzurra ha però peccato di cinismo: diversi contropiedi guidati molto bene da Koleosho e un pressing alto non sono stati sfruttati per sbloccare il risultato.

La mappa di calore di Koleosho nel primo tempo di Italia-Germania
La mappa di calore di Koleosho nel primo tempo di Italia-GermaniaOpta by Statsperform / Hollandse Hoogte / Shutterstock Editorial / Profimedia

Davanti alla porta, al minuto 40, Prati ha indugiato troppo, perdendo l’attimo giusto per servire Fabbian, libero di calciare verso lo specchio. I tedeschi hanno risposto prontamente in contropiede, ma si sono scontrati con la prontezza di Desplanches, che ha respinto con mestiere il tiro a incrociare di Nebel, perfettamente imbeccato da Gruda.

Il primo tempo si è dunque chiuso sullo 0-0, in una sfida equilibrata e combattuta, con gli Azzurrini che hanno dimostrato coraggio e buona organizzazione.

Woltemade tiene in vita i tedeschi, Ambrosino regala speranza

A inizio ripresa, l’Italia Under 21 ha alzato notevolmente il baricentro, sfruttando con lucidità le crepe nella retroguardia tedesca, soprattutto grazie alle accelerazioni incisive di Koleosho. Il numero 17 ha sottratto palla in transizione al 50', saltando con disinvoltura due avversari e confezionando un assist preciso per Gnonto, neutralizzato però in posizione irregolare.

Poco dopo, Koleosho si è preso la scena con un’azione personale di pregevole fattura: partito dalla fascia sinistra, ha tagliato verso il centro con un dribbling secco, prima di scagliare un destro potente e preciso all’angolino, impossibile da intercettare per il portiere, regalando agli Azzurrini un meritato vantaggio al 58’. Tuttavia, alla prima distrazione difensiva, i ragazzi di Nunziata sono stati puniti. Su calcio d’angolo, Woltemade ha sfruttato un’incertezza della difesa per battere Desplanches da pochi passi, ristabilendo l’equilibrio.

L’episodio chiave è arrivato all’81’: Gnonto, già ammonito, ha commesso un fallo in ritardo su Rosenfelder con una scivolata scomposta. L’arbitro non ha esitato a mostrare il secondo giallo e il rosso, cambiando il volto della partita.

Un colpo durissimo per l’Italia: la Germania ha sfruttato senza esitazioni la superiorità numerica, con Weiper che ha segnato il gol decisivo ribaltando il match nel momento più cruciale. Il finale si è fatto ancor più drammatico con l’espulsione di Zanotti per proteste, lasciando gli Azzurrini in nove uomini.

Eppure, in pieno forcing e con la partita ormai spacciata, Ambrosino -subentrato pochi minuti prima - ha sfoderato una punizione perfetta al 90’+6, riacciuffando un insperato 2-2 e tenendo viva la speranza, spingendo la sfida ai supplementari.

Beffa finale

Dopo una gara estenuante, giocata con coraggio e determinazione anche in doppia inferiorità numerica, gli Azzurrini hanno sfiorato l’impresa, dimostrando un cuore enorme e un sacrificio degno di applausi.

Nonostante tutto, il verdetto finale è stato beffardo: al minuto 117, Rohl ha firmato il gol decisivo che ha regalato la vittoria alla Germania per 3-2, spegnendo il sogno azzurro. Un epilogo amaro per una squadra che avrebbe meritato almeno i rigori per decidere la contesa.