Per le grandi battaglie, si tirano fuori i coltelli più affilati. E nonostante, per via dell'usura, non sia più una lama affilatissima nel lungo periodo, quella di Pedro è un'arma unica per la Lazio. Nonostante i quasi 38 anni d'età e una stagione nella quale non ha completato che quattro soli incontri, tutti in Europa League, l'attaccante nato alle Canarie è un uomo di fiducia del tecnico Marco Baroni, che oggi lo farà partire come mezzapunta centrale dietro Taty Castellanos.
Una scelta ad hoc in quanto la squadra biancoceleste deve gioco forza puntare alla goleada, o a qualcosa di simile, se vuole ribaltare il 2.0 subito all'andata in casa del Bodo Glimt. Titolare nei match di campionato contro Napoli e Torino, l'iberico ha vissuto un periodo da riserva di lusso, nel quale ha perso un po' di quello smalto che lo ha visto protagonista a inizio stagione.
Asso di coppe
Va detto, infatti, che Pedro è uno dei giocatori più influenti della Lazio attuale che ha fatto il vuoto nel maxi girone di Europa League della prima fase della stagione. Nelle prime sei partite, infatti, ha realizzato quattro reti e servito tre assist, tutte in partite che ai biancocelesti sono andate più che bene. La sua duttilità tattica e la sua capacità di associarsi con i compagni, per primo proprio il centravanti argentino, lo rendono un calciatore unico nella rosa biancoceleste.
Capocannoniere della sua squadra nell'edizione odierna di Champions League, l'ex Barcellona e Chelsea ha nelle vene sangue da mattatore continentale. Lo dice la storia, visto che si tratta dell'unico calciatore ad aver segnato sia in una finale di Champions League sia in una finale di Europa League. Entrambe, inoltre, sono state portate a casa dalla squadra in cui egli stesso militava. La prima fu il Barcellona-United a culmine della stagione 2010-11, quando aprì le marcature su un passaggio di Xavi. La seconda, fu il Chelsea-Arsenal 3-1 dell'annata 2018-19, quando realizzò il gol del 2-1, portando nuovamente avanti i Blues.

Esperto nello sbloccare partite di spessore, l'iberico cercherà di raggiungere nuovamente il record personale di reti in Europa League, quelle cinque che segnò appunto quando fu campione col Chelsea. In realtà, a lui non si chiede solo di segnare ma soprattutto di far credere a tutti che l'impresa è possibile. Voluto fortemente dal "comandante" Maurizio Sarri, Pedro è rimasto il luogotenente che Baroni ha custodito gelosamente per le grandi battaglie. Come quella di stasera.