L'allenatore del Fenerbahce ha parlato in conferenza stampa, mentre prepara la sua squadra per un altro grande scontro europeo, contro il Rangers. Lo "Special One" è stato interrogato sul suo futuro come manager alla vigilia del match contro il club scozzese.
"Il mio futuro non è importante, quello che conta è il futuro del Fenerbahce. Ho un contratto per un'altra stagione dopo questa e in questo momento penso solo al Fenerbahce, al mio dovere e alla mia lealtà verso il club".
Gli è stato poi chiesto se i tifosi dei Rangers lo ringraziano ancora per aver battuto il Celtic nella finale di Coppa UEFA del 2003 con il Porto e ha continuato elogiando la Scozia per la sua ricca storia e i suoi tifosi appassionati che ammira.
"Non in Turchia, perché non ho visto nessuno scozzese. Forse stasera o domani. Ma sì, a Londra e nel sud del Portogallo alcuni tifosi dei Rangers si erano avvicinati a me. È stata la mia prima grande finale europea, ma ho rispetto per entrambi i grandi club.
"Entrambi hanno una storia incredibile. Ho amici di entrambi i club, quelli verdi e quelli blu. So che sarà difficile, ma sono felice di giocare contro una squadra scozzese. Non vedo l'ora di andare in Scozia la prossima settimana".
Le sue dichiarazioni hanno suscitato interesse e le domande si sono rivolte alla possibilità che in futuro possa allenare una squadra di vertice come i Rangers o il Celtic, cosa che il tecnico non ha escluso, affermando che è la passione a spingerlo a intraprendere nuove imprese manageriali.
"In questo momento no. Ho un lavoro che mi motiva e mi richiede fedeltà. Ma perché non in futuro?"
"La gente può dire che il campionato scozzese è solo tra due squadre, ma è una lega piena di passione".
"Celtic e Rangers sono grandi club con grandi fan".