Una serata che entra nella storia per il suo incredibile epilogo. Nei minuti finali di Roma-Lille, i giallorossi hanno la possibilità di pareggiare con ben tre rigori consecutivi, ma, incredibilmente, li sbagliano tutti.
All’Olimpico succede qualcosa di semplicemente pazzesco: nei minuti finali di Roma-Lille, intorno all’80’, i giallorossi hanno a disposizione tre rigori consecutivi… e li sbagliano tutti. Due volte Dovbyk, una volta Soulé, sotto lo sguardo incredulo della Curva Sud. E tutte e tre le volte c’è un unico protagonista a negare il gol: il portiere del Lille, Ozer, che si esibisce in un autentico show tra i pali, respingendo prima a sinistra i tentativi dell’ucraino e poi a destra quello dell’argentino.
Ma come si è arrivati a questa sequenza surreale? Tutto nasce da un tocco di mano di Mandi in area, che porta l’arbitro Erik Lambrechts, richiamato dal VAR, a concedere il primo rigore. Dovbyk si presenta sul dischetto e calcia, ma Ozer respinge. Fin qui sembrerebbe una storia già vista, ma il regolamento interviene: il portiere era uscito troppo presto dalla linea e un difensore era entrato in anticipo. Rigore da ripetere.
Seconda chance, stesso protagonista. Dovbyk riparte, calcia nello stesso modo, e Ozer, ancora una volta, para. Il portiere turco, però, è fuori porta di quasi un metro e il VAR conferma l’annullamento della parata: il rigore va rifatto.
Terzo e ultimo tentativo: stavolta sul pallone va Soulé. Cambia angolo, cerca di sorprendere Ozer, ma il portiere turco resta insuperabile, e respinge ancora. Tre rigori, tre parate, tre urla strozzate in gola.