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Finale Europa League, il Tottenham scrive la sua notte storica a Bilbao: 1-0 e United al tappeto

I giocatori del Tottenham alzano al cielo l'Europa League
I giocatori del Tottenham alzano al cielo l'Europa LeagueMICHAEL STEELE / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP
A Bilbao trionfa il Tottenham: battuto 1-0 il Manchester United grazie al gol di Brennan Johnson. Difesa impeccabile, ritorno in Champions League e primo trofeo dopo 17 anni per gli Spurs, che riscattano una stagione da dimenticare.

Quella tra Tottenham e Manchester United è stata, inevitabilmente, la finale più atipica degli ultimi decenni. Due squadre reduci da stagioni disastrose in Premier League - rispettivamente 17° e 16° posto - accomunate da una profonda crisi tecnica e gestionale. Ma anche dalla stessa, disperata, voglia di riscatto.

Gli Spurs, a digiuno di trofei dal 2008 (Coppa di Lega), hanno provato a riscrivere la storia di una squadra troppo spesso etichettata come "maledetta". Lo United, invece, inseguiva il secondo titolo in Europa League dopo quello conquistato nel 2017 con José Mourinho in panchina.

A spuntarla è stata l’outsider della vigilia: il Tottenham di Ange Postecoglou, capace di riportare il club ai vertici (solo continentali) con un successo di misura, 1-0, sui rivali del Manchester United.

A decidere la sfida è stato il gol di Brennan Johnson, autore della rete che ha regalato agli Spurs un trofeo atteso da 17 anni e sancito il ritorno al successo europeo 41 anni dopo la Coppa UEFA conquistata nel 1984. Beffardo, il destino per Harry Kane: il primo trofeo recente degli Spurs arriva soltanto due anni dopo il suo addio.

Johnson eroe di Bilbao

Dopo il consueto avvio carico di tensione e il fischio d’inizio, la finale tra Tottenham e Manchester United è partita subito su ritmi alti. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, cercando spesso la verticalizzazione e badando poco all’estetica nei primi scampoli di gara.

Numerosi i falli, soprattutto da parte degli Spurs, bravi a spezzare il gioco per limitare le ripartenze degli avversari, pericolosi soprattutto con la velocità di Amad Diallo. L’ivoriano è stato il più ispirato tra i Red Devils, sfiorando il gol con un destro a incrociare terminato di poco a lato.

Il Tottenham ha retto l'urto grazie a un Vicario sicuro nelle uscite e a un attento Romero in marcatura su Højlund. Dopo aver respinto tutti gli assalti dello United, i londinesi hanno colpito nell’unica vera occasione del primo tempo: al 42', Pape Matar Sarr ha avuto spazio sulla sinistra per un cross teso, sul quale si è avventato Brennan Johnson.

Un rimpallo su Shaw ha messo fuori causa Onana, consentendo a Brennan Johnson di depositare in rete da due passi per l’1-0. L’esterno gallese è diventato così il primo giocatore del Tottenham a segnare in una finale dai tempi di Dimitar Berbatov, autore di un gol contro il Chelsea nella finale di Coppa di Lega (l'attuale Carabao Cup) del 24 febbraio 2008.

Una rete pesantissima, arrivata sul finire del primo tempo, che ha permesso alla squadra di Postecoglou di andare al riposo con il vantaggio nel momento più delicato del match.

Il Tottenham resiste all'assalto e riscrive la storia del club

La ripresa si è aperta con un Manchester United ancora scosso dal gol incassato nel finale di primo tempo, ma decisamente più propositivo. La squadra di Amorim ha provato ad alzare il baricentro, scontrandosi però con l’intensità e la determinazione degli Spurs, trascinati inizialmente da Richarlison, protagonista anche in fase difensiva prima di lasciare il campo per crampi, sostituito dal capitano Son.

L’occasione più nitida in avvio è capitata al Tottenham: Udogie ha innescato in contropiede Solanke, che però ha fallito lo stop a tu per tu con il portiere, sprecando una clamorosa chance per il raddoppio.

Scampato il pericolo, lo United ha sfiorato il pari su un errore in uscita di Vicario. Højlund, ben appostato, ha colpito di testa verso la porta sguarnita, ma è stato Van de Ven a salvare tutto con un intervento prodigioso sulla linea, in sforbiciata.

È stata la prima vera occasione per i Red Devils, che hanno aumentato la pressione con gli ingressi di Garnacho e dell’ex Bologna Zirkzee.

Proprio il giovane argentino ha acceso il finale di gara, creando grattacapi alla difesa londinese con le sue accelerazioni. Sua la conclusione più pericolosa, un destro potente respinto in angolo da un attento Vicario.

La parata prodigiosa di Vicario
La parata prodigiosa di VicarioAnder GILLENEA / AFP

Prestazione difensiva monumentale del Tottenham, capace di respingere ogni assalto del Manchester United e conquistare il trono europeo a Bilbao, sollevando al cielo l’Europa League. Un successo passato anche dai guantoni di Guglielmo Vicario, decisivo pure al 96’ con una parata salva-risultato su Shaw che ha blindato il trionfo degli Spurs.

Una vittoria che riscatta una stagione fallimentare in patria e rilancia gli Spurs: accesso alla prossima Champions League assicurato e prestigio europeo conquistato ai danni di un’avversaria del calcio inglese.