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Esclusiva Negri - L'ex Rangers promuove gli scozzesi in A e avverte la Roma: "Non sarà facile"

Marco Negri
Marco NegriMary Evans/Allstar/Paul Mcfegan / Mary Evans Picture Library / Profimedia

L'indimenticato attaccante dei Rangers, che ha vestito tra le altre anche le maglie di Udinese, Bologna e Perugia, alla vigilia del match tra la sua ex squadra e la Roma ha parlato del momento attuale del club scozzese, della situazione degli attaccanti di Gasperini e del boom dei calciatori scozzesi in Serie A.

In vista di Rangers-Roma abbiamo fatto due chiacchiere con l'ex attaccante italiano Marco Negri, celebre per la sua esperienza Oltremanica con una delle due grandi di Glasgow a cavallo degli Anni Duemila, che ancora oggi segue con passione.

Negri dopo la gavetta tra C e B e una grande stagione in A col Perugia ebbe un enorme impatto con la maglia dei Gers, laureandosi capocannoniere della Scottish Premier League nella stagione 1997/1998, prima di subire una serie di sfortunati infortuni che purtroppo lo tennero a lungo lontano dai campi e limitarono parecchio le sue prestazioni, ma che non gli impedirono di essere ricordato ancora oggi.

Giovedì la Roma affronterà in trasferta il Rangers con l'obiettivo di tornare in carreggiata dopo il ko interno contro il Viktoria Plzen, e provare anche a cancellare la sconfitta di S. Siro in campionato. Che partita sarà e che insidie nasconde?

Le partite di coppa sono difficili da leggere e c'è un'atmosfera particolare. I Rangers non stanno passando un momento felice, hanno cambiato l'allenatore e vengono da una sconfitta in Coppa di Scozia con il Celtic, ma io mi aspetto una partenza molto intensa per portare il pubblico dalla propria parte, con grande intensità, grande corsa e voglia di fare bene. C'è il nuovo tecnico e ci sarà un ulteriore entusiasmo.

La Roma dovrà stare attenta nei primi minuti a non farsi schiacciare troppo e poi dovrà far valere il tasso tecnico dei tanti giocatori forti che ha. Facendo girare il pallone e correre l'avversario, dovrà sfruttare le occasioni che si presenteranno. La squadra ultimamente non è molto prolifica e vista l'assenza di Dybala mancherà anche un po' di fantasia davanti, dovrà gestire le emozioni iniziali e poi dovrà giocare la propria partita.

Come si è visto anche nell'ultima uscita, la Roma crea tanto e finalizza poco e questo è ormai un tema caldo: da ex bomber prima e allenatore degli attaccanti poi, c'è da preoccuparsi? Cos'è che non sta andando?

È arrivato un nuovo allenatore che sicuramente esige tantissimo dagli attaccanti anche in fase difensiva e, visto lo spreco di energie, capita che non si arrivi lucidissimi in zona gol. La storia dice che tutti gli attaccanti delle squadre di Gasperini segnano tantissimi gol, vista la filosofia offensiva, ma io dico che bisogna aspettare e i gol arriveranno. Considerati gli infortuni, per Dovbyk sarà una partita importante per far vedere le sue caratteristiche, una gara 'britannica' adatta a lui. La storia degli attaccanti è così: ci sono periodi in cui fanno fatica, poi si sbloccano e le stagioni cambiano. L'importante è che il gioco di Gasperini continui così. 

Il Rangers viene da un inizio di stagione complicato: dopo aver malamente fallito la qualificazione alla Champions League si è ritrovato in Europa League, dove ha perso le prime tre partite. Ed essendo in ritardo anche in campionato, è saltato l'allenatore Russell Martin, sostituito dal giovane tedesco Danny Röhl. Quali sono le differenze tra i due?

C'era una situazione veramente difficile, e tutti i tifosi speravano in un ritorno di Steven Gerrard, che però ha declinato, e non è stato facile trovare un allenatore per gestire un momento così complicato, visto che il Rangers così indietro in campionato non si vedeva da decenni. Diamo tempo a questo allenatore, come capita spesso quando subentra un nuovo tecnico, arriva una scossa emotiva e nervosa. Mi aspetto quindi una squadra combattiva. Non sarà facile per la Roma, che non troverà una squadra dimessa né una facile preda, nonostante abbia zero punti e sia in un momento difficile. Essendo in casa, poi, bisogna considerare che giocheranno in 12, perché il pubblico sarà un fattore a loro favore.

Il Rangers è ultimo
Il Rangers è ultimoFlashscore

Curiosamente sarà la prima delle due trasferte consecutive che la Roma giocherà in Scozia (dove manca dal 1984), visto che dopo il Rangers toccherà al Celtic. Cambierà qualcosa?

Le partite di coppa, come ti dicevo, nascondono sempre diverse motivazioni e l'atmosfera incide molto. Per la Roma si tratterà di una nuova partita, visto che dopo ogni gara si dimentica tutto, mentre per il Rangers sarà una gara che può servire a ridare una scintilla a tutto l'ambiente, a cambiare l'andamento di questa stagione, che al momento non è positiva, e a trovare la quadra che fin qui non si è trovata.

A chi e a cosa deve fare particolarmente attenzione la Roma?

Il capitano Tavernier, anche se è un terzino, ha il gol facile ed è molto pericoloso sui calci piazzati. I pericoli possono venire dai corner e dalle palle intelligenti messe in mezzo dal laterale. Hanno anche un ottimo portiere (Butland, ndr). In generale in casa hanno ritmo e gamba e la Roma dovrà essere brava a smorzare gli entusiasmi all'inizio, se il Rangers dovesse partire bene e sbloccare la partita, poi ad Ibrox diventerebbe tutto molto complicato.

In campionato può essere davvero l'anno dell'Hearts (+9 sulla seconda e +14 sulle terze) o, alla fine, Celtic e Rangers recupereranno terreno sull'attuale capolista?

Secondo me no, bisogna fare i complimenti a loro per la partenza, però penso che prima o poi affronteranno un periodo di calo e, perdendo qualche punto, magari negli scontri diretti, i valori si appiattiranno. Secondo me se la giocheranno come sempre Celtic e Rangers (se riusciranno a mettere a posto le cose) e gli Hearts potranno comunque essere un incomodo durante tutta la stagione.

In Serie A è un gran momento per i giocatori scozzesi: McTominay è stato il MVP dello scorso campionato e ci sono altri cinque calciatori (Gilmour, Ferguson, Adams, Doig e Miller) che, chi più e chi meno, stanno facendo bene.

È bello vedere tanti scozzesi in Italia! Per chi ricopre il ruolo di centrocampista è perfetto perché, avendo caratteristiche tipiche dei campionati britannici come aggressività, spinta e intensità, ed essendo propositivo in attacco e in difesa, poi nel nostro campionato compie un ulteriore upgrade imparando conoscenze tattiche. E lo stesso vale per i laterali. Vengono fuori come giocatori moderni con tanti gol nei piedi. Ciò dimostra che il calcio scozzese sta crescendo e ha talenti che possono fare bella figura anche in Italia, e in futuro sono convinto che si andrà sempre più spesso a pescare in quei campionati lì.

Come vede la situazione in Serie A quest'anno, con almeno cinque squadre a contendersi la vetta?

È un campionato bellissimo per i tifosi perché nessuna squadra ha preso il largo, è combattutissimo e c'è molto equilibrio. Alcune squadre non hanno ancora trovato l'assetto definitivo, altre hanno già cambiato allenatore come la Juventus. Mi aspetto fino a gennaio/febbraio un'altalena di risultati, poi si vedrà chi sarà l'allenatore più bravo a trasmettere la propria mentalità e a far sì che la squadra trovi unità di intenti. Ci sono tante squadre con qualità che possono ambire allo Scudetto, se la giocheranno almeno 4/5 squadre: Napoli, Inter, Juventus, Roma e Milan hanno le carte in regola per arrivare fino in fondo.

E l'ex Rangers Gattuso riuscirà finalmente a portare l'Italia ai Mondiali?

La sua nomina mi ha fatto molto piacere, essendo anche un ex compagno di squadra. Secondo me è il profilo giusto per dare questa 'strigliata' fatta di passione e amore per la maglia, gli faccio un in bocca al lupo gigante ma ci vuole anche un po' di fortuna dovendo passare per gli spareggi. Sono sicuro che darà il 100% del suo entusiasmo e lo trasmetterà ai suoi giocatori. L'Italia è una squadra con talento, bisognerà arrivare pronti per questi appuntamenti e sperare in un avversario abbordabile.