Mentre il Manchester United si trova al 14° posto in Premier League, con soli 39 punti e 15 sconfitte in questa stagione, il tecnico Ruben Amorim ritiene che un successo in Europa League potrebbe dare una spinta importante a una campagna deludente e ai piani di ricostruzione del club.
"Tutti sanno quanto sia importante la partita di Bilbao per la nostra stagione. Siamo consapevoli che nulla può salvare la stagione, ma un trofeo significherebbe molto, sia per il morale che per la qualificazione alla Champions League. Partecipare a queste partite l'anno prossimo potrebbe cambiare molte cose nel club, anche quest'estate", ha dichiarato ieri l'allenatore portoghese.
Sebbene Amorim veda l'Europa League come un possibile punto di svolta per i 'Red Devils', sottolinea che un'eventuale qualificazione alla Champions League non risolverà tutti i problemi del club: "Potrebbe cambiare la nostra estate, potrebbe influenzare il prossimo anno. Ma ci sono molte questioni interne che dobbiamo affrontare. Andremo avanti, con o senza Champions League".
Alla domanda sul contrasto tra la forte forma europea dello United e le sue difficoltà in Premier League, Amorim ha detto di avere poche risposte, ma ha sottolineato i problemi della squadra davanti alla porta: "Non so perché abbiamo avuto alcune partite in cui non abbiamo creato situazioni da gol, ma non è stato così nell'ultima partita", riferendosi al pareggioper 1-1 di domenica a Bournemouth.
"Creiamo occasioni ma non segniamo, ma a volte non c'è una spiegazione. Siamo lontani dall'essere una squadra davvero consistente. Abbiamo una netta mancanza di concretezza sotto porta e questo ci è costato molti punti in questa stagione", ha aggiunto.
Nel contesto delle discussioni sull'equità della qualificazione alla Champions League di una squadra con scarso rendimento in campionato grazie alla vittoria dell'Europa League, Amorim ha sottolineato che il Manchester United deve cogliere l'occasione che ha, indipendentemente dalla percezione generale.
"Queste sono le regole. Forse qualcuno potrebbe dire che non è giusto perché in Champions League dovrebbero giocare le squadre migliori. Ma ho il sospetto che questa regola ci sia proprio per dare valore alla competizione. Se abbiamo questa opportunità, dobbiamo cercare di capitalizzarla", ha concluso.