Tre partite in poco più di tre settimane, la prima delle quali servirà per riscaldare i motori.
E già, perché sebbene sia la Lazio che la Juventus abbiano ancora tanto da chiedere al proprio campionato, non si può fare a meno di sottolineare l'importanza della doppia semifinale di Coppa Italia.
E già, perché tra il 2 e il 23 aprile, biancocelesti e bianconeri si giocheranno le proprie residue possibilità di continuare a sognare con un trofeo che, se conquistato, impreziosirebbe (alcuni preferiscono dire "salverebbe") la stagione di entrambi i club.
L'ultima spiaggia di Max
Una doppia sfida dal sapore particolare per entrambi gli allenatori. Per ragioni diverse, infatti, la Coppa Italia potrebbe rappresentare un punto di svolta sia per l'incipiente traiettoria di Igor Tudor all'Olimpico che per la discussa gestione di Massimiliano Allegri.
Per il tecnico toscano della Juve si tratta di una sorta di ultima spiaggia dietro la quale, però, non è detto che ci sia necessariamente l'abisso: potrebbe esserci, infatti, la rinascita del proprio progetto.
E già, perché così com'è vero che in caso di sconfitta non sarebbe facile spiegare ai tifosi bianconeri la sua conferma in panchina anche in vista della prossima stagione, è altrettanto vero che diventerebbe complicato mandarlo via nel caso in cui dovesse centrare la doppietta Coppa Italia-qualificazione in Champions League.
Il derby di Igor
Sul fronte opposto, invece, Tudor non si gioca di certo il posto di lavoro, ma questo non vuol dire che l'allenatore croato non sappia bene quanto sarebbe importante, in termini di tranquillità e serenità future, portare a casa un trofeo al primo tentativo che per di più garantirebbe un posto in Europa che al momento è tutt'altro che scontato.
Claudio Lotito non è un di certo un mangia-allenatori, ma questo non vuol dire che quella della Lazio sia una panchina estranea alle pressioni proprie del calcio di alto livello. L'addio di Maurizio Sarri dimostra, infatti, il contrario.
Per l'ex calciatore della Juventus - assistente, inoltre, di Andrea Pirlo durante il suo effimero mandato allo Stadium - si tratta della più speciale tra le partite. Ed è proprio per questa ragione che si dedicherà anima e corpo con l'obiettivo di vincere un titolo ma, allo stesso tempo, di fare bella figura contro un club che ama e che aspira ad allenare senza, però, essere il secondo di nessuno.