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Italiano: "Manca un altro passo, però siamo già entrati nella storia"

Vincenzo Italiano
Vincenzo ItalianoALESSANDRO SABATTINI/GETTY IMAGES EUROPE/Getty Images via AFP
Il tecnico di origini siciliane ha portato il Bologna ad un traguardo storico ma non si accontenta: "Speriamo di fare una grande partita arrivandoci in grande condizione".

Vincenzo Italiano ha commentato a Sportmediaset il 2-1 che ha portato il Bologna in finale di Coppa Italia: "Era un obiettivo, il sogno di questa città e della società: abbiamo onorato fin dall'inizio questa competizione, quando si arriva al rush finale interessa a tutti arrivare in fondo. Dedichiamo questa finale alla gente di Bologna, che ci spinge tantissimo".

Per il tecnico, esperto nel raggiungimento delle finali, un grande orgoglio: "Sono felice per questo obiettivo, quando ho conosciuto la proprietà aveva il desiderio di arrivare in fondo a questa coppa e ci siamo riusciti. Manca un altro passo, però siamo già entrati nella storia: portare questo entusiasmo nella capitale è motivo d'orgoglio. All'inizio c'era un po' di diffidenza ma è normale quando cambia l'allenatore e quattro pilastri. La Champions ci ha dato tantissimo, permettendoci di crescere in campionato e arrivare a questo obiettivo bellissimo".

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Non facile migliorare questo gruppo dopo l'exploit dell'anno scorso: "La difficoltà più grande è entrare nella testa di un gruppo che aveva fatto una stagione straordinaria e cercare di inculcare qualcosa di diverso, poi hanno una grande cultura del lavoro, sono ragazzi intelligenti e attaccati alla maglia. Dopo qualche pareggio di troppo, abbiamo trovato vittorie che ci hanno dato convinzione. Siamo arrivati ad avere questa qualità di gioco, oggi hanno segnato Fabbian e Dallinga. Stiamo crescendo, questo traguardo ne è la dimostrazione".

Manca una partita per festeggiare: "Speriamo di fare una grande partita arrivandoci in grande condizione. L'autostima è già a mille, sappiamo di affrontare una squadra di campioni ma cercheremo di sfruttare le nostre armi. Non vediamo l'ora di arrivare a Roma, quei 30mila speriamo di averli all'Olimpico".