Partita senza storia o quasi tra Atalanta e Genoa: secco 4-0 per i nerazzurri, che hanno esagerato quando si sono trovati in superiorità numerica.
Adesso ai quarti di finale ci sarà la sfida contro la Juventus, in programma a febbraio con data ancora da ufficializzarsi.
Dea dominante
Dopo quindici minuti di studio la partita si stappa al 17esimo con la prima occasione, cross di De Ketelaere e testa di Pasalic, ma il Genoa si salva grazie alla traversa.
I padroni di casa sfruttano il momento e due minuti dopo passano in vantaggio con Djimsiti, bravo a deviare un traversone di Zalewski proveniente dall'out sinistro.
Sul punteggio di 1-0 la Dea continua a spingere mentre il Genoa scompare progressivamente dal campo: la squadra di Palladino sfiora in due occasioni il secondo gol con Daniel Maldini, entrato per l'infortunato Sulemana. Prima è il palo a negargli il 2-0 su punizione diretta, poi si divora un gol a tu per tu con Siegrist.
Al 36esimo il Genoa rimane in dieci uomini: Fini non riesce a contenere il taglio di Bellanova e lo placca poco fuori dall'area di rigore, costringendo l'arbitro a sventolare il cartellino rosso per fallo da ultimo uomo.
La Dea dilaga
Dopo l'intervallo la squadra lombarda continua a spingere nonostante gol e uomo in più, e al 54esimo arriva inevitabile il raddoppio con de Roon che di controbalzo, dal limite dell'area, sfodera un destro magnifico che si insacca.
All'ora di gioco triplo cambio nerazzurro con Brescianini, Samardzic e Ahanor, mentre il Genoa inserisce Onana, Ekuban e Cuenca, dopo che Marcandalli aveva fatto il suo ingresso in campo per rinfoltire la difesa.

La gara, però, per i liguri di fatto termina sul 2-0 senza poter rientrare nella contesa. Anzi, al minuto 82 la squadra di casa triplica con Pasalic, che arriva sul secondo palo e da pochi centimetri ribadisce in rete chiudendo con qualche minuto di anticipo il discorso qualificazione: la Dea ai quarti affronterà la Juventus che ieri ha sconfitto l'Udinese.
Utile solo a fini statistici il poker firmato dall'ex Ahanor su corner nel secondo minuto di recupero dei tre assegnati dall'arbitro.
