"Sto bene". È questo il messaggio, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, con cui Mehdi Taremi ha voluto rassicurare l'Inter e i suoi compagni, pur non potendo essere presente al debutto nel Mondiale per Club a causa della situazione drammatica nel suo Paese. Il centravanti iraniano, rimasto bloccato in patria sotto i bombardamenti del conflitto in corso con Israele, non è riuscito a raggiungere la squadra a Los Angeles. Due ore prima del match contro il Monterrey, chiuso sull’1-1, ha scritto nella chat del gruppo per mandare forza e augurare buona fortuna.
Il viaggio verso gli Stati Uniti, previsto per venerdì scorso, è saltato quando Teheran ha chiuso lo spazio aereo. Taremi si trovava già in aeroporto, pronto a partire, ma il blocco improvviso lo ha costretto a rientrare. Poco prima, aveva pubblicato sui social un messaggio pieno d’amore per la propria terra: "Iran per sempre".
Da allora si trova a Teheran, in una residenza privata, dove è rimasto confinato da quando sono stati sospesi i voli. La sua famiglia è in un luogo sicuro ma separato da lui. In contatto costante con l’Inter attraverso il team manager Matteo Tagliacarne, Taremi aggiorna regolarmente la dirigenza e i compagni, rassicurandoli sulle sue condizioni e dicendosi sereno, nonostante tutto.
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Anche la società si è attivata per cercare una via d’uscita. Il presidente Giuseppe Marotta ha avviato un dialogo con la Farnesina e con l’ambasciatrice italiana a Teheran, Paola Amadei. Ma tutte le opzioni vagliate – incluso un possibile viaggio via terra – sono risultate troppo pericolose. È stato lo stesso club, alla fine, a sconsigliare qualsiasi tentativo di partenza.