Dopo il deludente pareggio contro l'Al Hilal nella gara d'apertura, contro il Pachuca il Real Madrid ha bisogno dei tre punti per mettersi al riparo da cattive sorprese in un gruppo H in cui la quarta squadra è il Salisburgo.
L'inizio non è certo però quello che i Blancos si auguravano. Dopo 7' Asencio per una trattenuta e proteste si fa espellere lasciando i madrileni in dieci uomini. I messicani ci credono e si rendono subito pericolosi con Palavecino su punizione.
Il Real fatica a riorganizzarsi ed è ancora il Pachuca a farsi vedere in attacco costringendo agli straordinari Courtois prima su Kenedy e poi su Alan Bautista.
Il ritmo basso dei Blancos rende le cose semplici ai messicani, ma quando i suoi fuoriclasse accelerano per il Pachuca sono dolori. E così quando Fran Garcia serve Bellingham che si sveglia dal torpore e decide di strappare, la partita prende un'altra piega: l'inglese penetra in area e con un secco diagonale sblocca la partita portando in vantaggio il Real al 35'.
Al 42' Kenedy prova ancora a mettersi in proprio per il Pachuca ma trova di nuovo sulla sua strada un attento Courtois che respinge di pugno. Un minuto dopo invece il Real va liscio come l'olio sullo scambio tra Gonzalo Garcia e Arda Guler che infila il raddoppio madrileno.
Il refrain del primo tempo, col Pachuca ad attaccare e mangiarsi i gol e il Real ad aspettare e punire, non cambia neanche nella ripresa. Cabral al 57' trova la spizzata per Rondon che però clamorosamente tocca fuori da due passi.
E al 70' arriva il terzo gol del Real con Federico Valverde, puntuale nel tocco sotto porta. Il divario non spegne però l'ardore dei messicani che continuano ad attaccare alla ricerca del gol, nonstante un Courtois strepitoso. Per beffarlo serve una deviazione all'80 su tiro di Montiel, e il Pachuca accorcia così le distanze con quello che poi sarà il gol della bandiera.
Missione compiuta per il Real, nonostante l'inferiorità numerica. I Blancos non hanno impressionato né per volume né per velocità di gioco e devono ringraziare il loro portiere, oggi vera e propria saracinesca contro gli scatenati messicani. Alonso incassa la prima vittoria, per il gioco si vedrà più avanti.
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