"Arriviamo con un'ottima sensazione. La stagione è stata fantastica e per noi è importante finire questa storica stagione nel miglior modo possibile. Abbiamo fatto la storia a Parigi e vogliamo continuare a farla vincendo la partita di domenica", ha dichiarato in conferenza stampa al MetLife Stadium, sede della partita per il titolo.
L'allenatore spagnolo, che ha guidato il PSG nel primo trionfo europeo in Champions League, ha tuttavia avvertito delle difficoltà che la sua squadra dovrà affrontare per sconfiggere i Blues all'East Rutherford Stadium, alla periferia di New York.
"Non sarà una partita formale, non sarà facile o qualcosa di simile. Quindi andremo in campo al 100% del nostro livello attuale e cercheremo di concludere una stagione storica", ha detto.
"Il modo in cui difendono e attaccano, credo che si veda chiaramente il livello che hanno con la palla. Sarà difficile perché, secondo me, sono simili a noi negli aspetti più importanti del gioco", ha aggiunto.
La "migliore" stagione da manager
Luis Enrique, 55 anni, ha sottolineato la "stagione sensazionale" della squadra londinese, che ha vinto la Conference League, il suo primo titolo dal 2021, e si è classificata quarta in Premier League. Ha anche definito Enzo Maresca, tecnico del Chelsea, uno degli allenatori il cui calcio "è il più bello da vedere".
Il boss iberico ha dichiarato che la stagione attuale, in cui ha vinto la Ligue 1, la Supercoppa e le due Coppe di Francia, è stata la "migliore" della sua carriera di allenatore.
"Ma dobbiamo vincere la partita di domani per completare l'opera. Anche così, in una finale c'è un perdente e un vincitore, ma questo non significa che il perdente abbia fatto male", ha detto. "Prima o poi perderemo di nuovo, perché il calcio di alto livello prevede questo, ma credo che il percorso sia chiaro per tutti", ha detto.
Luis Enrique ha ribadito il suo desiderio che l'attaccante francese Ousmane Dembele vinca il Pallone d'Oro, anche se ha detto che la forza del PSG è che "la vera star è la squadra".
"Non vogliamo una sola stella, ne vogliamo 11. È quello che abbiamo in questo momento, e non direi 11, ma 13, 14, 15", ha detto.
"Opportunità d'oro"
Da parte sua, Marquinhos ha sottolineato il "livello eccellente" con cui hanno giocato negli ultimi mesi e che la possibilità di vincere la finale della prima Coppa del Mondo per Club a 32 squadre è una "meravigliosa opportunità" che non possono lasciarsi sfuggire.
"Siamo molto consapevoli dell'importanza di questa partita, è un'occasione d'oro. Non sappiamo come andranno le cose tra quattro anni (quando si terrà la prossima competizione), né se avremo un'altra occasione di giocare in questo campionato. Fin dal primo giorno abbiamo pensato a questo", ha detto.
Il difensore brasiliano ritiene che la vittoria del titolo "renderebbe la stagione perfetta, difficile da ripetere", perché ha incluso prestazioni come il 5-0 all'Inter nella finale di Champions League e il 4-0 al Real Madrid nell'ultima partita giocata.
"Abbiamo fatto delle belle partite e delle belle vittorie, ma credo che parlare delle partite precedenti sia una trappola. Ognuno ha la sua storia", ha affermato. "In una finale come questa, è metà e metà per tutti", ha concluso.
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