La Juventus è partita per l'America. In mattinata la squadra di Igor Tudor è arrivata all'aeroporto di Torino Caselle per il trasferimento negli States: è cominciata ufficialmente la missione Mondiale per Club.
Locatelli e compagni esordiranno giovedì prossimo alle 3 ora italiana contro l'Al-Ain, a Washington, poi affronteranno il Wydad (domenica 22 alle 18 italiane) e il Manchester City (giovedì 26 alle italiane), con l'obiettivo di conquistare uno dei due posti del girone che garantisce la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta.
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Volti sorridenti e concentrati, anche perché i bianconeri sono volati in America con l'obiettivo di fare il meglio possibile. "Vogliamo fare grandi cose, la Juve gioca sempre per vincere" è stato l'appello di Tudor, fresco di rinnovo fino al 2027 con opzione per il 2028, prima della partenza per Washington.
Tre tappe in tre Stati differenti
La prima tappa dei bianconeri sarà proprio in Virginia, dove verranno ultimati i preparativi in vista dell'esordio contro gli emiratini dell'Al-Ain, formazione che ha concluso la stagione al quarto posto del suo Paese. Il teatro sarà l'Audi Field, un gioiellino inaugurato nel 2018 con 20mila posti a sedere e che ospita le gare interne del Dc United.
Al termine della prima sfida, la truppa si sposterà verso nord-est e volerà su Philadelphia, in Pennsyilvania, per un'altra partita decisamente alla portata, almeno sulla carta: l'avversaria di domenica alle 18 (ora italiana) sarà il Wydad, formazione di Casablanca, che è arrivata terza nel campionato marocchino.

Il gran finale del girone a quattro invece sarà giovedì 26 alle 21 (ora italiana) in Florida, a Orlando, in un Camping World Stadium che supera i 65mila spettatori di capienza. È qui che la Juve punta a giocarsi il prima nel raggruppamento G: contro il Manchester City sarà una sorta di remake della sfida di Champions dello scorso dicembre, quando i bianconeri di Thiago Motta trionfarono con un netto 2-0, facendo sognare una stagione diversa rispetto a quella che si è poi concretizzata.
Sembra una vita fa, anche perché adesso è Tudor che cercherà l'impresa, con l'obiettivo di proseguire il soggiorno in America anche dopo il 26 giugno, quando davvero al Mondiale rimarranno le più forti del pianeta per conquistare la finalissima del 13 luglio al MetLife Stadium di East Rutherford, nel New Jersey.
Ritorni importanti e voglia di riscatto
La Juve ci vuole provare, nel gruppo ci sono anche due graditi rientri: Bremer e Milik infatti sono regolarmente nell'elenco dei convocati. Poi c'è Koopmeiners che cerca il riscatto dopo un'annata complicata, così come Rugani e Kostic vogliono dimostrarsi utili alla causa al rientro dal prestito ad Ajax e Fenerbahce.
Ma gli occhi saranno puntati tutti su Vlahovic, il cui futuro in bianconero rimane in bilico, ma ad oggi continua il suo ballottaggio con Kolo Muani come riferimento avanzato nell'undici-tipo che ha in mente Tudor.