Non bastano i silenzi né le parole diplomatiche del club a spegnere la tempesta che si è scatenata attorno a Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo della Juventus, rimasto in panchina per tutta la partita contro il Real Madrid che ha sancito l’eliminazione dei bianconeri dal Mondiale per Club, è finito nel vortice delle polemiche per un gesto social che ha fatto discutere: un “like” al post con cui Jude Bellingham ha esultato per il successo del Real.
Un’azione apparentemente semplice, ma che agli occhi dei tifosi juventini è stata percepita come un segnale di distacco o di scarso attaccamento alla causa bianconera. Il post di Bellingham, in cui l’ex centrocampista del Borussia Dortmund celebrava il passaggio del Real Madrid ai quarti di finale, ha trovato in Vlahovic un inatteso sostenitore virtuale, scatenando un acceso dibattito tra i supporter.
In un momento delicato, segnato da tensioni di mercato e da risultati altalenanti, la scelta del giocatore serbo è stata letta come una mancanza di rispetto verso i compagni e i tifosi, accrescendo il clima di sfiducia attorno a lui. La nuova dirigenza, guidata da Damien Comolli, ha cercato di contenere i danni evitando di entrare nel merito delle singole situazioni, ma il malumore resta palpabile.
L’episodio riaccende i riflettori sulle difficoltà di gestione di Vlahovic, la cui posizione nel progetto tecnico juventino sembra sempre più incerta, soprattutto con l’arrivo imminente di Jonathan David. Tra panchine, tensioni e un rapporto complicato con l’ambiente, il futuro dell’attaccante serbo resta incerto e in bilico.
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