Altri

Inter, Mkhitaryan: “Dopo l’Inter smetto, l'Arabia non mi interessa" e su Inzaghi: "Capitolo chiuso"

Henrikh Mkhitaryan
Henrikh MkhitaryanTiziano Ballabio / NurPhoto / NurPhoto via AFP
Mkhitaryan si concentra sul suo ruolo da leader nell'Inter, la nuova guida tecnica e la voglia di riscattare la delusione recente, affrontando con sincerità il presente e il futuro. "Non voglio abbassare il livello, non tornerò a giocare in Armenia. E mete come l’Arabia non mi interessano".

Henrikh Mkhitaryan si racconta a La Repubblica, offrendo un ritratto sincero e profondo del suo momento in nerazzurro e del futuro che lo attende. Al centro dell’intervista, il ruolo di leader nello spogliatoio e la chiarezza con cui affronta ogni situazione, senza cercare consensi a tutti i costi.

"Dico quello che penso, senza cercare di piacere a qualcuno, che siano i compagni, i tifosi, chiunque. Quando a parlare sono gli altri, ascolto. Se apro bocca, e non lo faccio spesso, è per il bene della squadra. L’importante è non nascondersi, essere chiari, diretti. Solo così ci si aiuta a vicenda", spiega l’armeno, sottolineando il valore della trasparenza e della lealtà nel gruppo.

Con l’arrivo in America di un nuovo allenatore, Cristian Chivu, Mkhitaryan si dice soddisfatto: "Mi trovo bene, la filosofia e le idee sono nuove. Prima capiamo quello che ci chiede e meglio è. Siamo partiti subito con un torneo vero, abbiamo poco tempo. L’importante con un nuovo tecnico è accettare le indicazioni, imparare e lavorare. Cosa ha portato a livello umano? È serio e simpatico. Ci supporta mentalmente e nella tattica. Fin dal primo allenamento si è vista la sua impronta. Il modulo è quello, ma l’approccio è diverso rispetto a Inzaghi".

Con Simone Inzaghi i rapporti si sono chiusi in privato: "Ci siamo salutati in privato. Ho evitato di fare post sui social. Ha preso una decisione, l’abbiamo accettata. Capitolo chiuso, se ne apre un altro".

Il torneo americano sta portando qualche soddisfazione dopo la dolorosa sconfitta in Champions League, ma la ferita resta aperta. "Sì, ma la cicatrice resta. Il dolore non si cancella, è stata una sconfitta brutta. Non dimentichiamo il percorso che ci ha portato fin lì, abbiamo fatto grandi partite, ma indietro non si torna. Dobbiamo rialzarci, imparare e andare avanti".

Riguardo a quella finale a Monaco, Mkhitaryan invita a non soffermarsi troppo sul passato: "Non serve pensarci troppo. Dobbiamo lavorare per vincere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e nei prossimi anni".

"Ingiocabili? Lo direi di nuovo" e sul futuro: "Dopo l'Inter smetto"

Il centrocampista non ha dubbi sulle sue parole passate riguardo all’Inter: "Non ho detto che siamo ingiocabili sempre, ma che lo siamo stati in alcune partite, per l’atteggiamento che abbiamo messo in campo. Certo che lo direi di nuovo, lo penso. Se poi qualcuno mi prende in giro, non me ne frega niente".

Le parole di Mkhitaryan
Le parole di MkhitaryanOpta by Statsperform / Buda Mendes / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP

Il futuro è un tema che Mkhitaryan affronta con realismo e una punta di malinconia: "Ho detto che questa è la stagione più faticosa della mia vita, con tre competizioni. E che non so quanto mi resti da giocare. Non escludo nulla, ma so di avere ancora voglia di andare in campo. Ho un anno di contratto con l’Inter, se non mi cacciano resto (ride, ndr). Non voglio ritirarmi col rimpianto di averlo fatto troppo presto".

Dopo l’Inter, però, la sua carriera potrebbe chiudersi: "Dopo l’Inter smetto. Non voglio abbassare il livello, non tornerò a giocare in Armenia. E mete come l’Arabia non mi interessano. Con tutto il rispetto, amo il calcio per il gioco, non per i soldi. Quando mi sveglio ho voglia di allenarmi e dimostrare quel che valgo".

_______________________________________________

Sponsorizzato:

Coppa del Mondo per Club FIFA - Tutte le partite gratis, in esclusiva su DAZN.

Iscriviti qui per iniziare a guardare.

_______________________________________________