“Non cerco scuse, ma in questo momento abbiamo poche energie, con quello che abbiamo subito siamo andati un po’ in difficoltà. In generale è stata comunque una buona prova. Abbiamo creato tante occasioni, abbiamo sbagliato nelle conclusioni e nell’ultimo passaggio, ci è mancata un po’ di fame sottoporta. In generale certo che avremmo potuto far meglio, nel secondo tempo specialmente siamo stati lenti. Ma preferisco sottolineare l’impegno della squadra”.
Così Cristian Chivu ha commentato il pareggio con il Monterrey nel giorno del suo debutto sulla panchina dell'Inter e quello dei nerazzurri nel Mondiale per Club.
MONDIALE PER CLUB: L'INTER DI CHIVU NON VA OLTRE IL PAREGGIO AL DEBUTTO, A RAMOS RISPONDE MARTINEZ
"Avremmo potuto anche far meglio - continua Chivu - sia quando abbiamo giocato con un uomo sotto le punte sia con due trequarti. Penso che abbiamo fatto di tutto per vincere, abbiamo cercato di difendere aggressivi andando in avanti, togliendo al Monterrey il gioco diretto. Peccato non essere riusciti a prendere i tre punti”.
I nuovi acqusti
“Sucic e Luis Henrique? Hanno fatto con noi un allenamento e mezzo, è troppo presto per dare un giudizio. Ma ho visto cose buone, si sono messi subito a disposizione”.
Il gol è arrivato da un calcio piazzato: “Bisogna lavorare su tante cose nuove, in verità. Ho concordato la mia idea con i giocatori, abbiamo deciso di cambiare atteggiamento sulle palle inattive, perché spesso difendendo a uomo gli avversari ti studiano e ti mettono in difficoltà. Però dico una cosa: è vero che abbiamo difeso a zona, ma su Sergio Ramos la marcatura doveva essere a uomo, è andato via con un blocco, il gol l’avremmo preso comunque”.
Poi una battuta che sa anche di carica ai suoi ragazzi: “Noi non ci vergogniamo mai di quello che facciamo in campo, anche perché il calcio non è sempre quello che è scritto sulla carta”.
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