A poche ore dal ritorno in campo della Fiorentina in Conference League contro la Dynamo Kiev — match che dovrà interrompere la brusca frenata degli ultimi due turni, con le sconfitte contro Mainz ed AEK Atene — il presidente Rocco Commisso prova a scuotere l’ambiente viola, oggi fanalino di coda in Serie A e diciassettesimo con sei punti nel maxi-girone europeo.
Le voci sul futuro del club e sul suo stato di salute, circolate negli ultimi mesi mentre si trovava negli Stati Uniti dopo un intervento alla schiena, hanno alimentato ulteriori tensioni. Il patron però respinge tutto con decisione: “Voci di una cessione del club? Non fanno altro che destabilizzare ulteriormente l’ambiente quando, invece, ci vorrebbe una grande compattezza da parte di tutti”.
Commisso non nasconde le difficoltà del momento: “So che la situazione di classifica della prima squadra è molto complicata. Non possiamo permettere che la Fiorentina vada giù. Siamo tutti responsabili e tutti devono sentirsi tali. In ogni caso i calciatori devono capire che anche loro sono responsabili”.
Le scuse del presidente
Il presidente torna anche sulla pesante debacle di Reggio Emilia contro il Sassuolo, rivolgendosi direttamente alla tifoseria viola: “Dobbiamo solo chiedere scusa per quanto accaduto a Reggio Emilia. Avevamo chiesto ai tifosi di seguirci in massa, anche in trasferta. Si sono presentati in quattromila, riempiendo di fatto lo stadio. Chilometri, sacrifici, passione pura. E noi non abbiamo risposto come dovevamo”.
L’ultimo posto in campionato, numeri alla mano, certifica un avvio da incubo per una squadra partita con ambizioni europee. Ma Commisso distingue fermamente tra tifosi e chi ha superato il limite: “Non parlo di chi ha minacciato i nostri giocatori: certi soggetti non possono definirsi tifosi e come club ci siamo subito attivati con le autorità per perseguire chi si macchia di questi atti vergognosi e indegni”.
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Tra difficoltà, pressioni e un ambiente agitato, la sfida europea con la Dynamo Kiev diventa così molto più di una semplice partita: un’occasione per ripartire. E forse, il primo passo per restituire equilibrio a una stagione scivolata pericolosamente fuori strada.
