In casa del Celje, la Fiorentina torna a vincere in Europa e si impone 1-2, un risultato che fa ben sperare in virtù della gara di ritorno che si disputerà al "Franchi".
Vantaggio col minimo sforzo
Raffaele Palladino sorprende molti lasciando fuori, per una sfida così importante, Dodo, Albert Gudmundsson e Moise Kean, puntando Nicolò Zaniolo e facendo rifiatare alcuni dei migliori dei suoi.
Ma la profondità della rosa dei toscani non ne risente e, eccezion fatta per l'approccio sfrontato degli sloveni ad inizio gara, i viola riescono a contenere i padroni di casa che ci mettono tanta voglia ma poca qualità e precisione.
La Fiorentina ci mette un po' a entrare in partita ma alla prima occasione passa: un'occasione apparentemente innocua di Luca Ranieri, da solo contro tutta la retroguardia del Celje e in posizione defilata, riesce a tramutarsi in gol grazie alla caparbietà del difensore e con un aiuto - non indifferente - del portiere locale Ricardo Silva che si fa beffare sul suo palo.

Il vantaggio premia oltremodo la squadra ospite, che si limita a controllare grazie al maggiore tasso tecnico e all'esperienza dei suoi uomini, senza rischiare fino all'intervallo ma, nel contempo, senza creare niente di pericoloso.
Due penalty non cambiano le sorti della gara
La ripresa inizia senza particolari sussulti, con il Celje alla ricerca del pari o di episodi in grado di raddrizzare la gara. Ma è la Viola a trovare un guizzo decisivo: un pestone su Rolandro Mandragora costringe il VAR a intervenire, fischiando la massima punizione: dal dischetto, al minuto 62, è proprio il centrocampista numero 8 a siglare lo 0-2 per i suoi.
Il doppio vantaggio dura poco perché cinque minuti dopo un fallo di Marin Pongracic viene punito con il secondo rigore di serata: dagli undici metri si presenta il francese Logan Delaurier-Chaubet che spiazza David De Gea e accorcia.
La partita, nonostante il botta e risposta, non decolla: la Fiorentina fa fatica a imporsi e pensa principalmente a mantenere le mani sul match, il Celje è troppo inferiore per sorprendere i rivali.
Raffaele Palladino e Albert Riera mettono mano alla panchina senza stravolgere i propri undici, e proprio su iniziativa di un neo entrato (Amir Richardson) la Viola va in rete all'81esimo, ma in offside.
Gli sloveni ci provano con i mezzi a loro disposizione mettendo paura a David De Gea in due occasioni, ma lo spagnolo non si fa superare salvando da campione l'ultima chance al 96esimo e il punteggio non cambia più.
Per Raffaele Palladino la notizia più negativa è la tripla squalifica dei diffidati Matias Moreno, Nicolò Zaniolo e Dodo, tutti ammoniti.