Per stessa ammissione di Sergio Conceiçao, al Milan mancano "le basi del calcio". Un'accusa durissima, probabilmente la più dura che un allenatore può rivolgere alla propria squadra.
Un'accusa che fa male, proprio come ha fatto male in casa Milan la sconfitta rimediata sul campo della Dinamo Zagabria e costata al Diavolo la qualificazione diretta agli ottavi di finale di Champions League.
Un imprevisto che il club del moneyball non aveva messo in preventivo perdendo, oltre alla ball, anche i money garantiti dal passaggio del turno e da un miglior posizionamento nella classifica finale del girone unico di Champions.

C'è davvero poco da salvare e la verità è che, se non avesse vinto la Supercoppa pochi giorni dopo aver ricevuto il suo incarico, anche la posizione dello stesso tecnico lusitano sarebbe in bilico.
Quello che è certo è che, come rivelato dalla Gazzetta dello Sport, "i vertici di via Aldo Rossi non hanno affatto gradito la prestazione della squadra a Zagabria e stamani lo faranno presente alla squadra".
Puntare il dito
Puntare il dito contro lo spogliatoio è logico e, per certi versi, doveroso. La sensazione, infatti, è che più di qualche giocatore stia aspettando che arrivi la fine della stagione per fare le valigie e andar via. E il Milan non se lo può permettere.
No, il club rossonero non si può permettere di perdere una stagione aspettando un Godot che, come noto (spoiler), non si presenterà mai all'appuntamento. La mancata qualificazione agli ottavi, ancora rimediabile, sarebbe da considerarsi un danno economico irrisorio se paragonato al disastro finanziario che provocherebbe l'assenza dai nastri di partenza della prossima Champions League.

Ed è proprio per questa ragione che, alla vigilia del derby contro l'Inter, Furlani, Moncada e Ibra hanno voluto far capire a Leao e compagni che si aspettano una reazione da parte loro. Arrivare uniti e bene a fine stagione dev'essere l'obiettivo comune. Poi, ognuno prenderà le proprie decisioni.
La buona notizia è che, sinora, le uniche vere soddisfazioni del Milan in questa stagione sono arrivate quando di fronte s'è presentata l'Inter. Due vittorie su due con tanto di titolo in più in bacheca. Non c'è due senza tre? Lo spera anche Gerry Cardinale che, in caso contrario, farebbe bene a cominciare a puntare il dito anche contro uno specchio.