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Mbangula, il primo gol in Europa e il mea culpa: "Sono entrato male e posso fare molto meglio"

Samuel Mbangula
Samuel MbangulaMARCO BERTORELLO/AFP
Il jolly offensivo della Juventus ha deciso un match molto delicato contro il PSV, ma non è contento di come è entrato in campo. Ad oggi si conferma una delle poche note positive di questa stagione di transizione.

"Oggi la vittoria era importante per la squadra e la continuità. Non sono molto contento, perché ho fatto gol, ma sono entrato male e posso fare molto meglio. Non ho scuse per questa prestazione. È difficile per un giocatore sorridere dopo una prestazione così".

Sembrerebbero le parole di chi è reduce da una serata no e invece sono le dichiarazioni a caldo di Samuel Mbangula al termine di Juventus-PSV 2-1, decisa proprio da un suo gol nella ripresa. Una rete che costituisce un record: è il più giovane di sempre ad aver segnato in un match europeo ad eliminazione diretta.

Il calciatore belga è entrato dopo l'intervallo al posto di Kenan Yildiz e ha siglato il tap-in che è valso il successo dei bianconeri, un risultato pesante in vista del ritorno in programma tra una settimana.

Le sue dichiarazioni (e la non esultanza) dicono tanto della stagione del classe 2004, su cui nessuno avrebbe scommesso che sarebbe potuto rivelarsi così utile alla causa.

Il rendimento in Serie A
Il rendimento in Serie AFlashscore

Il prodotto delle giovanili, reduce da una stagione in Next Gen con poche luci e molte ombre in Serie C (due soli gol all'attivo e tante assenza per infortunio), è stato voluto in prima squadra da Thiago Motta che l'ha fatto esordire in campionato contro il Como il 19 agosto, in una Juventus molto sperimentale e ancora incompleta.

In quella occasione Mbangula (sconosciuto alla maggioranza dei tifosi di fede juventina) segnò il vantaggio bianconero, il primo dei suoi 4 gol stagionali arrivati tutti in casa, contro Milan e Bologna prima di ieri sera.

Visti gli infortuni e il rendimento incostante dei giocatori offensivi della Vecchia Signora quello del numero 51 è risultato un apporto tanto inaspettato quanto prezioso, anche perché ha dimostrato di sapere affrontare - al netto del suo sincero mea culpa - sfide delicate come una gara ad eliminazione diretta in Europa con fame e piglio giusto.

Futuro bianconero?

Nel frattempo il calciatore si è meritato il rinnovo fino al 2028, ma non è detto che rimanga ancora a lungo a Torino visto che le sue performance non sono sfuggite ad alcuni club che si sono interessati.

Il suo valore, cresciuto a dismisura, potrebbe costituire un bella plusvalenza per questa Juventus, alla ricerca di una stabilità economica e dunque propensa alle cessioni. Ma al momento, a meno di offerte folli, privarsi di un giocatore così utile sarebbe una follia.