La Coppa dalle grandi orecchie riaccende i riflettori per una nuova stagione ricca di emozioni, e lo fa con un big match che promette scintille: Manchester City-Napoli.
Da una parte, il City di Guardiola, un'armata che cammina sulla cresta dell'onda e che ha l'ambizione di riconquistare l'Europa. Dall'altra, un Napoli rinnovato, con un organico che ha guadagnato nuova linfa e una stella che ha appena fatto il suo ingresso: Kevin De Bruyne, l’uomo che ha cambiato il destino del City e che ora porta con sé tutta la sua classe a Napoli, pronto a sfidare il suo passato e a scrivere una nuova storia.
L'ambizione di Conte
Dopo un anno di assenza dalla Champions League, il Napoli è finalmente tornato a calcare il palcoscenico europeo. E non lo fa con timore, ma con l’ambizione di essere protagonista. L’aria che si respira a Castel Volturno è elettrica: la squadra che ha conquistato l’Italia è ora pronta a sfidare le grandi d’Europa.
Il campionato è iniziato alla grande, con tre vittorie su tre, segno che la squadra di Antonio Conte non ha alcuna intenzione di fermarsi. L’allenatore che ha saputo far brillare squadre di altissimo livello in Europa è ora il capitano di una nave che punta dritto verso le stelle.
Eppure, la Champions League è un altro mondo, un mondo che mette a dura prova anche le squadre più forti. La pressione, come sempre, sarà altissima. Il Napoli, però, non parte da sfavorito: ha le armi giuste per dare del filo da torcere a chiunque e De Bruyne potrebbe essere il colpo di genio che lo fa spiccare a livello europeo. La qualità del centrocampo partenopeo, arricchita dalla sua visione di gioco e dal suo carisma, è il primo passo per un cammino che vuole essere ambizoso.
Fattore Haaland
Il Manchester City, dal canto suo, non ha certo bisogno di presentazioni. Ma anche i giganti fanno i conti con le cicatrici del passato. La scorsa stagione, infatti, è stata un disastro in Champions League, con l’eliminazione precoce, che ha lasciato l’amaro in bocca a Guardiola e ai suoi uomini. Eppure, nonostante i passi falsi, il City rimane una delle squadre da battere in Europa.
Haaland, Foden, l'ex Milan Reijnders e il ritrovato Rodri, sono solo alcuni dei pezzi pregiati che Pep ha a disposizione. E proprio il suo gioco rapido e spietato è l’arma che ha permesso al City di dominare in Premier League e in Europa.
La vittoria per 3-0 contro il Manchester United ha mostrato segnali di risveglio. Forse il City non ha ancora trovato il suo ritmo ideale, ma quando si ha un attaccante come Haaland, capace di segnare da qualsiasi angolazione, non serve molto altro. La Champions è, senza dubbio, l’obiettivo principale del club. La corsa al titolo è ancora lunga, ma l’inizio della stagione potrebbe davvero essere il punto di partenza per una grande avventura europea
Precedenti e curiosità
Il Napoli non ha mai vinto in trasferta contro squadre inglesi in competizioni europee: in 12 partite ha raccolto 3 pareggi e 9 sconfitte, perdendo almeno una volta contro sei delle sette squadre affrontate (Arsenal, Burnley, Chelsea, Leeds United, Liverpool e Manchester City), con il Leicester come unica eccezione, grazie al 2-2 nell'Europa League 2021-22.
Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, ha affrontato Antonio Conte in sette occasioni tra tutte le competizioni, uscendo sconfitto quattro volte e vincendo tre. Tra i tecnici che hanno almeno due vittorie su Guardiola, Conte è uno dei soli tre ad avere più successi che sconfitte, insieme a Jürgen Klopp (11 vittorie, 10 sconfitte) e Luis Enrique (3 vittorie, 2 sconfitte).

Con il Napoli, Conte guiderà la quinta squadra diversa in Champions League (dopo Juventus, Chelsea, Inter e Tottenham), un traguardo raggiunto solo da altri due italiani: Carlo Ancelotti (8) e Claudio Ranieri (6) dal 1992/93.
Con la maglia del Napoli, De Bruyne affronterà per la prima volta in carriera il Manchester City. In Champions League, con il City, il centrocampista belga ha totalizzato 25 assist, 10 in più di qualsiasi altro giocatore del club nella competizione.
Da segnalare anche che Erling Haaland è a un gol dai 50 centri in Champions League in 48 presenze, avvicinandosi così al record di minor numero di partite per raggiungere quota 50, attualmente detenuto da Ruud van Nistelrooij con 62 gare nel 2007.