Adorato dai tifosi nerazzurri per la sua serie di gol all'Inter, ma aborrito in Francia per la sua incapacità di giocare un ruolo decisivo per Les Bleus, Marcus Thuram ha un volto ambivalente a seconda della maglia che indossa. Arrivato nel 2023 dal Borussia Monchengladbach, l'attaccante è tornato nella sua terra natale (è nato a Parma quando il padre Lilian giocava in Serie A), con un successo difficilmente contestabile.
Sotto la guida di Simone Inzaghi, che di attacco se ne intende, il maggiore dei figli d'arte si è inserito nel 3-5-2 formando una coppia formidabile con Lautaro Martínez. Tuttavia, il transalpino ha attraversato un periodo difficile in Serie A che si è appena concluso. Per due mesi e mezzo non è riuscito a trovare la rete in campionato, e l'oasi della Champions League (segnando all'andata e al ritorno dell'1/8 di finale contro il Feyenoord) ha permesso di recuperare un rendimento superiore alla media. Contro il Parma, ha segnato il suo 14° gol stagionale in campionato, un record per lui.
Tuttavia, con 12 gol segnati nel girone di andata della Serie A, Thuram ha messo in ombra Lautaro in campionato (solo 7 gol). D'altra parte, sebbene anche lui abbia avuto un rendimento insufficiente con soli 4 gol, è stato in Champions League che ha impressionato particolarmente, compresa una tripletta contro il Monaco nell'ottava giornata della fase a gironi.
Con 6 gol in sole 5 partite, l'argentino è stato in ottima forma in questo turno infrasettimanale, e ciò conferma la fiducia di Inzaghi nella "ThuLa", il duo glorificata in Italia. Intervistato dalla CBS, il francese ha avuto parole di elogio per il suo compagno di squadra: "Lautaro è uno dei migliori al mondo, quindi non è difficile giocare con lui. Ho solo dovuto capire cosa gli piace fare in campo, cosa non gli piace fare e adattarmi di conseguenza".

Le prestazioni dei due hanno rafforzato la decisione di Thuram di giocare in posizione centrale. "A 27 anni, sono alla mia terza stagione come attaccante centrale, sto facendo molti progressi e posso migliorare come numero 9", ha spiegato nell'ultimo numero di Onze Mondial. Ha poi affermato di essere uno dei 10 migliori attaccanti al mondo. Ora è il momento di dimostrarlo, anche al pubblico francese.